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Standing ovation per il monologo di Saviano al Piccolo

Standing ovation per Roberto Saviano, che ieri sera al Piccolo Teatro ha recitato il suo monologo “La bellezza e l’inferno”. Da “abusivo del teatro” come si è definito, lo scrittore ha recitato in platea con una sedia e un leggio

E' andato in scena ieri sera, al Piccolo Teatro Studio, “La bellezza e l’inferno” il monologo di Roberto Saviano: lo spettacolo è stato accolto da una standing ovation.

La rappresentazione è iniziata con un kalashnikov, il popolare fucile russo, che ha fatto il giro degli spettatori, per "fargli toccare con mano la violenza". Saviano ha poi iniziato la sua lettura definendosi un “abusivo del teatro”.

La scelta del Piccolo è voluta, perchè “é un posto capace di difendere la parola” ha detto Saviano, che ha recitato ad altezza platea, evitando il palco: un semplice leggio, una sedia e due guardie del corpo, che non lasciano mai il suo fianco per le minacce subite dall’autore da parte della criminalità organizzata.

Durante lo spettacolo, lo scrittore ha raccontato la vita di Mikhail Kalashnikov e di Alfred Nobel, entrambi inventori di strumenti di morte, ma anche di da Miriam Makeba, Varlam Shalamov e Michel Petrucciani, che “hanno usato il proprio talento per sconfiggere l'inferno”. 

Saviano ha accennato solamente alla sua vicenda personale: “Credo, nonostante tutto, di aver avuto molte fortune. Fra queste, essere nato a Napoli e avere avuto 14 anni quando giocava Maradona".
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