Il “Riarmo morale della Democrazia Italiana” da oggi allo Spazio Oberdan
Da oggi fino al 4 novembre allo Spazio Oberdan la Provincia presenta “Invictis Victi Victuri”, il riarmo morale della Democrazia italiana 1948 – 1960. Otto film d’ispirazione patriottica realizzati durante la ricostruzione, nel primo periodo dell’Alleanza atlantica
Da oggi e fino al 4 novembre allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) la Provincia di Milano presenta la rassegna cinematografica “Invictis Victi Victuri”, il riarmo morale della Democrazia italiana 1948 – 1960.
L’iniziativa, realizzata dal vice presidente della Provincia e assessore alla Cultura Novo Umberto Maerna in collaborazione con Maurizio Cabona, critico cinematografico, si concluderà nella ricorrenza del 4 novembre 1918, giornata dedicata alle Forze Armate e all’Unità Nazionale e, storicamente, giorno in cui finiva la Grande Guerra con la vittoria di Vittorio Veneto e si completava il ciclo delle campagne nazionali per l’Unità d’Italia.
Durante la rassegna saranno presentati «otto film d’ispirazione patriottica – dice Maurizio Cabona, curatore della rassegna - realizzati in Italia durante la ricostruzione, nel primo periodo dell’Alleanza atlantica, quello più intensamente sentito. Tale spirito era di riarmo morale e materiale, per far seguire alla guerra perduta del 1943 la pace vittoriosa che sarebbe venuta nel 1989. Esso si espresse col racconto di eventi della I e soprattutto della II guerra mondiale, dedicati al valore dei militari e dei civili italiani. Dopo il trattato di pace del 1947, restavano infatti aperte questioni dolorose, in particolare, fino al 1954, quella di Trieste: nelle stazioni ferroviarie italiane, il biglietto per la città giuliana si faceva allo sportello “esteri”, ma uno spirito di difesa del territorio e dell’interesse nazionale si diffuse per iniziativa dei governi repubblicani, soprattutto attraverso il cinema (la Rai-Tv comincerà a trasmettere solo e proprio dal 1954)».
Il primo appuntamento è una tavola rotonda oggi alle 18, dal titolo “La Patria alle origini dell’Alleanza atlantica”, con la partecipazione degli storici Maurizio Serra, Piero Visani e dello stesso Maurizio Cabona, che introdurrà, alla fine dell’incontro, le proiezioni dei film.
L’iniziativa, realizzata dal vice presidente della Provincia e assessore alla Cultura Novo Umberto Maerna in collaborazione con Maurizio Cabona, critico cinematografico, si concluderà nella ricorrenza del 4 novembre 1918, giornata dedicata alle Forze Armate e all’Unità Nazionale e, storicamente, giorno in cui finiva la Grande Guerra con la vittoria di Vittorio Veneto e si completava il ciclo delle campagne nazionali per l’Unità d’Italia.
Durante la rassegna saranno presentati «otto film d’ispirazione patriottica – dice Maurizio Cabona, curatore della rassegna - realizzati in Italia durante la ricostruzione, nel primo periodo dell’Alleanza atlantica, quello più intensamente sentito. Tale spirito era di riarmo morale e materiale, per far seguire alla guerra perduta del 1943 la pace vittoriosa che sarebbe venuta nel 1989. Esso si espresse col racconto di eventi della I e soprattutto della II guerra mondiale, dedicati al valore dei militari e dei civili italiani. Dopo il trattato di pace del 1947, restavano infatti aperte questioni dolorose, in particolare, fino al 1954, quella di Trieste: nelle stazioni ferroviarie italiane, il biglietto per la città giuliana si faceva allo sportello “esteri”, ma uno spirito di difesa del territorio e dell’interesse nazionale si diffuse per iniziativa dei governi repubblicani, soprattutto attraverso il cinema (la Rai-Tv comincerà a trasmettere solo e proprio dal 1954)».
Il primo appuntamento è una tavola rotonda oggi alle 18, dal titolo “La Patria alle origini dell’Alleanza atlantica”, con la partecipazione degli storici Maurizio Serra, Piero Visani e dello stesso Maurizio Cabona, che introdurrà, alla fine dell’incontro, le proiezioni dei film.