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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

"L’ingegnere di Fossoli" a teatro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

"L’ingegnere di Fossoli: 12 luglio ’44: Carlo Bianchi e gli altri martiri di Cibeno"

Dal 6 al 15 novembre 2015 al Nuovo Teatro Ariberto Via Daniele Crespi, 9 su espresso desiderio della famiglia di Carlo Bianchi, uno degli internati al campo, Marco Filatori ha scritto e porta in scena "L’ingegnere di Fossoli". Il campo di Fossoli, costruito nel 1942 dal Regio Esercito a destinazione dei militari nemici, nel dicembre dell’anno successivo fu trasformato dalla Repubblica Sociale Italiana in campo di concentramento per ebrei e dal marzo 1944 divenne Campo poliziesco e di transito utilizzato dalle SS come anticamera del Lager nazisti.

Con l’obiettivo di dare fedelmente conto della tragedia di Fossoli nulla viene risparmiato alla scena: la memoria della famiglia, che ha messo a disposizione le carte e i pochi materiali esistenti sul caso; la memoria di Carlo, racchiusa in una manciata di lettere inviate alla famiglia e la memoria di Italo, immaginario narratore che trent’anni dopo racconta tutto davanti a un registratore e ad una bottiglia di vino. È il 25 maggio 1974 e per lui è l’ultima possibilità di ricordare: mentre l’Italia intera è incollata davanti al televisore per la finalissima di Rischiatutto, Italo racconta della sua vita al campo, della strana amicizia con quel prigioniero e della notte prima che lo portassero via assieme agli altri 66. Un’occasione imperdibile per ascoltare e ricordare una storia di cui ancora si sa troppo poco.

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