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Cultura Montenapoleone / Via Alessandro Manzoni, 12

È arrivata al museo Poldi Pezzoli la "Madonna Litta", prezioso dipinto di Leonardo da Vinci

Il quadro, a Milano per i 500 anni della morte di Leonardo, si potrà ammirare a partire dal 7 novembre

Dentro una cassa di legno, prima a bordo di un volo di linea San Pietroburgo-Milano (con scalo a Francoforte) e poi nel cassone di un furgone anonimo fin dentro al cuore di Milano. È arrivato al museo Poldi Pezzoli di Milano nella giornata di giovedì 31 ottobre il dipinto Madonna Litta di Leonardo Da Vinci.

La cassa con il prezioso dipinto è stata aperta nella mattinata di lunedì 4 novembre e i conservatori del museo, insieme agli esperti dell'Ermitage, l'hanno collocata nell'apposita teca climatizzata costruita su misura per la mostra che verrà inaugurata giovedì 7 novembre. È l'unico prestito che arriva all'ombra della Madonnina nell'anno delle celebrazioni per i 500 anni della morte del genio del rinascimento.

A fianco alla Madonna Litta saranno presenti una ventina di dipinti e disegni, provenienti dalle collezioni pubbliche e private di tutto il mondo ed eseguiti da Leonardo e dai suoi allievi più vicini (da Giovanni Antonio Boltraffio a Marco d’Oggiono, dall’ancora misterioso Maestro della Pala Sforzesca a Francesco Napoletano).

L'opera

La Madonna Litta è un dipinto a tempera su tavola (42x33 centimetri) che viene attribuito a Leonardo Da Vinci, ma tale attestazione non è comunemente accettata da tutti gli storici dell'arte: c'è chi lo ritiene opera di un suo allievo come Giovanni Antonio Boltraffio.

"La Madonna Litta - scrivono gli organizzatori della mostra - è strettamente legata alla città di Milano: eseguita nel capoluogo lombardo nel 1490 circa, mostra notevoli affinità stilistiche con la seconda versione della Vergine delle rocce conservata alla National Gallery di Londra. Nel Ducato milanese il dipinto, oggi all’Ermitage, conobbe una notevole fortuna, come dimostra il grande numero di copie e derivazioni eseguite da artisti lombardi che ci sono pervenute. Nell’Ottocento, inoltre, era l’opera più rinomata di una delle più importanti collezioni di opere d’arte milanesi, quella dei duchi Litta (da cui deriva il soprannome con cui è conosciuta in tutto il mondo) ed era conservata nel grande palazzo di Corso Magenta; l’Ermitage l’acquistò nel 1865 dal duca Antonio Litta Visconti Arese (1819-1866)".

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