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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cultura

Morto a Milano Luigi Pestalozza, partigiano e storico della musica

A 16 anni nella Resistenza, poi nel Pci. Insegnò storia della musica a Brera, alla scuola del Piccolo Teatro e a Pisa. Ambrogino d'Oro nel 2009

Luigi Pestalozza è morto a Milano, dov'era nato nel 1928. Storico e critico musicale di primissimo ordine, nel 1950 fondò la rivista "Il Diapason".

Prese parte alla Resistenza nelle brigate di Giustizia e Libertà, raccontando l'esperienza nel libro del 2008 "Il Gioco della Guerra". Iniziò la carriera di giornalista come critico musicale per "L'Avanti" e poi collaborò con "L'Unità", "Paese Sera" e la rivista "Rinascita". Nel 1956 si iscrisse al Pci e fu anche responsabile della sezione musica della direzione nazionale del partito. Divenne anche vice presidente provinciale dell'Anpi.

Insegnò storia della musica all'Accademia di Brera, alla scuola di arte drammatica del Piccolo Teatro e all'Università di Pisa. Pubblicò diversi libri sulla musica del Novecento, interessandosi soprattutto a Schönberg, Stravinskij, Nono e la musica in Unione Sovietica. Nel 1980 fondò la rivista di critica musicale "Musica/Realtà" e in seguito l'associazione "Gli Amici di Musica/Realtà", con cui organizzò diverse stagioni musicali a Milano. 

Nel 2009 fu insignito dell'Ambrogino d'Oro dal Comune di Milano. «Un testimone del mondo musicale e culturale del Novecento, che ha vissuto con grande energia il suo tempo proponendo e stimolando la conoscenza dei linguaggi musicali del mondo intero», lo ricorda l'assessore alla cultura Filippo Del Corno: «Luigi Pestalozza era un uomo animato da profonda passione civile e politica che non ha mai fatto mancare il suo autorevole contributo e il suo rigoroso punto di vista sulle politiche culturali cittadine e nazionali».

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