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A Milano arriva il “mare”: in città un mega polo culturale per teatro, cinema e concerti

Il centro di produzione artistica, chiamato appunto "mare urbano", sorgerà nella zona ovest della città. Gli organizzatori - e il comune - giocano: "E' come portare il mare a Milano"

La similitudine è venuta loro immediata. Un po’, inevitabilmente, per stuzzicare la fantasia e la curiosità di tutti: missione riuscita in pieno. Un po’ perché è vero. E’ vero che “è un luogo che non c’era, un bene di tutti, un posto dove stare e tornare, un elemento in continuo movimento e in continua rigenerazione, senza barriere e grazie al quale le persone si incontrano e si conoscono”. Un po’ come il mare, appunto. 

E molto presto, dalla prossima primavera, anche Milano avrà il suo mare. Un mare di cultura: senza onde ma con i teatri, senza sabbia ma con le sale cinematografiche, senza tuffi ma con i concerti. Il tutto grazie a un gruppo di professionisti animati dall’ambizione di creare qualcosa che non c’è, “un nuovo modello di sviluppo del territorio, oggi a Milano, domani in tutte le periferie urbane”.

"Ci sarà il mare a Milano?" - IL VIDEO DEL COMUNE

E sarà proprio la periferia, la zona ovest della città, ad ospitare il nuovo “mare urbano” di Milano. Ad accendere la curiosità dei milanesi ci ha pensato palazzo Marino che, negli ultimi giorni, si è divertito a postare sui propri profili social brevi video accompagnati dalle frasi “Ci sarà il Mare a Milano? La notizia si sta diffondendo (e ci sono già le classiche cartoline). Vi diremo di più la prossima settimana” o “Ci sarà il Mare, a Milano! Con la primavera si avvicina la rinascita di uno spazio storico nella zona ovest della città”.

E, in effetti, ormai è tutto pronto. Il progetto si chiama proprio “Mare culturale urbano” e - spiegano gli ideatori - “è un centro di produzione artistica per costruire un nuovo modello di sviluppo territoriale delle periferie”. 

Il “mare” sorgerà in due spazi vicini tra loro: cascina Torrette di Trenno – in apertura a maggio 2016 – e via Novara 75 – in costruzione nel 2016. “Sono - si legge sul sito dell’iniziativa - circa 7700 mq aperti 365 giorni all’anno, 7 giorni su 7, dalle 8 alle 2 di notte, che comprendono: cinema, sale teatrali e per concerti, co-working, studi di registrazione e sale prova musica, atelier e spazi di prova e formazione, spazi per la comunità, caffé e bistrot, una corte, una grande area di verde pubblico e un passaggio sempre aperto sulla città”.

“Immaginare una città con il mare è stata per noi la metafora capace di rappresentare la costruzione di un polo culturale urbano in zona 7 - spiegano gli ideatori dello spazio -. Portare a Milano qualcosa che a Milano non c’è. Così il mare è diventato lo spazio simbolico dove poter raccontare il progetto complessivo a partire da un gioco capace di coinvolgere e sviluppare immaginari”.

Un luogo che non c’era e che presto ci sarà. Un mare, a Milano. 

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