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Cultura

2010 senza Rock in Idro, ma si lavora già sulla prossima edizione 

Non si terrà il consueto appuntamento con il festival estivo dedicato alla musica alternativa, che ha portato sul palco dell'Idroscalo di Milano alcuni dei nomi di punta del panorama rock e punk

Dopo i problemi logistici sorti l'anno scorso, è arrivata una doccia fredda per tutti gli appassionati di musica alternativa. L'estate milanese 2010 parte senza una sua "classica", il Rock in Idro, festival che dal 2005 alza il livello di decibel all'Idroscalo ben oltre i valori solitamente registrati sulle sue rive.
"Una decisione sofferta - ci spiega Alex Fabbro dallo staff organizzatore - ma inevitabile dopo i fatti della passata edizione". La storia, nel 2009, è andata così: ad un mese dal debutto, i promotori devono abbandonare la storica sede dell'Idroscalo e ripiegare su una location alternativa, a seguito dell'inaspettata diffida giunta dalla Provincia di Milano. Motivazione: il festival non era stato autorizzato poiché, tenendosi proprio nel week end del possibile ballottaggio, avrebbe potuto influire sull'esito dell'elezione della nuova presidenza di Palazzo Isimbardi.


E questo nonostante Rock in Idro sia un festival di risonanza europea, patrocinato per tre anni di fila dalla Provincia stessa per rilanciare l'Idroscalo come palcoscenico dei grandi eventi live a Milano. Una presa di distanza che ha lasciato amareggiati gli organizzatori costretti a fronteggiare da soli, in meno di trenta giorni, le emergenze del caso, prima fra tutte una nuova location dove accogliere il cast stellare (dai Pogues ai Faith no More ai Limp Bizkit) e i tanti affezionati spettatori.


Il Palasharp concede in extremis i proprio spazi per la manifestazione, ma i disagi si accumulano: si registra un calo del 50% sulla vendita dei biglietti, gli sponsor rompono gli accordi previsti, gli introiti non riescono a coprire i costi di gestione. Come se non bastasse, quando finalmente si aprono i cancelli del Rock in Idro, il palazzetto contiene a fatica il pubblico, il sistema di aerazione funziona male ed il caldo è insopportabile. Il danno d'immagine per la manifestazione è tremendo. Con strascichi che si ripercuotono ancora adesso.


Per il danno economico subito e per la stanchezza accumulata nell'affrontare gli imprevisti dell'edizione precedente, l'organizzazione ha preferito concedersi un anno sabbatico per ripartire con slancio verso il Rock in Idro edizione 2011. Anche perché questa manifestazione, nel corso degli anni, ha visto esibirsi sui propri palchi oltre 150 band della scena punk/rock internazionale, con un ricco ventaglio di attività collaterali, oltre 60.000 spettatori ed oltre 2.000 giornalisti stranieri accreditati. Numeri che testimoniano l'importanza del festival nel panorama musicale europeo. Ai fans rimasti delusi dal mancato Rock in Idro 2010, gli organizzatori chiedono di pazientare solo un anno, pronti a stupirli con nuovi concerti che infiammeranno l'estate milanese.

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