Morto lo scrittore e semiologo Umberto Eco
Aveva 84 anni. Nel 2015 l'ultimo romanzo e l'abbandono del suo storico editore, Bompiani, acquisito da Mondadori. Col primo romanzo, Il Nome della Rosa, ha venduto 30 milioni di copie in tutto il mondo
E' morto a 84 anni Umberto Eco, scrittore e semiologo di fama internazionale (leggi: La reazione del sindaco Pisapia). Il decesso nella sua abitazione di Milano, intorno alle 22.30 di venerdì 19 febbraio (I funerali saranno a Milano: leggi tutte le informazioni). Era nato ad Alessandria il 5 gennaio 1932.
Noto a livello mondiale soprattutto per i suoi romanzi, è stato uno studioso di semiologia e comunicazione. Laureato in filosofia a Torino con una tesi su San Tommaso d'Aquino, iniziò ad interessarsi di studi medievali. Entrò in Rai nel 1954 per poi abbandonarla e, dal 1961, intraprese la carriera accademica fino a diventare ordinario di semiotica all'università di Bologna nel 1975.
Negli anni '60 scrisse due studi molto importanti: "Opera aperta", che diede avvio al movimento letterario "Gruppo '63" ed ebbe risonanza internazionale, e "Apocalittici e integrati", un'analisi sociologica delle comunicazioni di massa.
A Bologna fondò il corso di laurea in scienze della comunicazione e presiedette la scuola superiore di studi umanistici. Insegnò anche in numerosi atenei in Italia e all'estero, tra cui Yale e la Columbia University.
Il primo romanzo, "Il nome della rosa", è del 1980. Fu tradotto in 47 lingue e vendette 30 milioni di copie. Otto anni dopo il secondo romanzo, "Il pendolo di Focault". L'ultimo romanzo, "Numero zero", è stato pubblicato nel 2015. Nello stesso anno, con l'acquisizione del gruppo Rizzoli da parte di Mondadori, annunciò di abbandonare il suo storico editore Bompiani (compreso nel "pacchetto d'acquisto") per seguire Elisabetta Sgarbi nella nuova casa editrice "La casa di Teseo", investendo anche un capitale.
La notizia del suo decesso ha fatto il giro del mondo: giornali di tutti i continenti ne hanno parlato.
