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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Milano, raddoppia il Museo del 900: opere d'arte anche nel secondo Arengario

Lo ha detto il primo cittadino di Milano Giuseppe Sala. Il polo si chiamerà "NovecentoPiùCento"

Raddoppia il Museo del 900 di Milano. La struttura museale di Piazza Duomo avrà a disposizione anche gli spazi del Secondo Arengario per completare il proprio “racconto”, fino a raggiungere gli anni Duemila. Lo ha annunciato il primo cittadino Giuseppe Sala nel primo pomeriggio di martedì 15 dicembre attraverso un post su Facebook.

“Oggi, in Giunta, abbiamo fissato le linee guida per il concorso internazionale di progettazione che permetterà, con questo ampliamento, di fare del Museo del Novecento un unico grande complesso espositivo dedicato alle arti moderne e contemporanee, in grado di collocarsi tra le principali realtà museali italiane e straniere”, ha detto Sala.

Per il momento non sono state rese note le tempistiche della trasformazione, l’edificio disegnato da Portaluppi, Muzio, Magistretti e Griffini attualmente è occupato dagli uffici dell'Assessorato allo Sport e Tempo Libero e del Municipio 1. Nel nuovo polo museale, secondo quanto affermato dal sindaco, verrà allestito un nuovo percorso espositivo di oltre mille metri quadrati che permetterà alla struttura di completare il proprio racconto, fino a raggiungere gli anni Duemila. Il progetto si chiama NovecentoPiùCento.

Palazzo dell’Arengario la storia

L’edificio fu costruito tra il 1936 e il 1956 su progetto degli architetti Portaluppi, Muzio, Magistretti e Griffini e decorato in facciata con bassorilievi di Arturo Martini. Prende il nome da "arengario", che è sinonimo di "broletto", ovvero del termine con cui si definiva, in tempi antichi, la sede municipale di un comune. Poco lontano dal luogo dove sorge il moderno Palazzo dell'Arengario era infatti situato il Broletto Vecchio, edificio poi ristrutturato e trasformatosi in Palazzo Reale.

Vincitore del concorso del 1937, il progetto per l'Arengario concluse il processo di rinnovamento urbanistico del centro di Milano, impostato dall'architetto Giuseppe Mengoni che aveva impresso un carattere monumentale all'area attorno al Duomo. L'Arengario fu infatti costruito dopo la demolizione della cosiddetta Manica Lunga: due ali sporgenti di Palazzo Reale verso piazza del Duomo, con la conclusione dei lavori che si ebbe con l'intervento di realizzazione della nuova Piazza Diaz.

L'edificio è costituito da due corpi di fabbrica uguali fronteggianti l'arco della Galleria sul lato opposto di Piazza del Duomo. L'impianto plastico doveva ridare equilibrio alla piazza segnando il passaggio dall'antico al moderno. Le facciate originali sono rivestite di marmo di Candoglia (lo stesso utilizzato per il Duomo), aperte al primo e secondo livello da una doppia serie di alte arcate a tutto sesto, mentre nella base si aprono portali rettangolari, con cornici a raffinati motivi vegetali opera dello scultore Arturo Martini.

Dopo un periodo di abbandono, dopo la guerra, negli anni '50 fu ristrutturato e adibito a uffici comunali e provinciali. All'inizio del 2009 iniziò il cantiere che ha trasformato l'Arengario nella nuova sede del Museo del Novecento su progetto degli architetti Italo Rota e Fabio Fornasari.

Il Museo del 900: i numeri

A inizio dicembre il Museo ha festeggiato i primi dieci anni di vita. In questi due anni il museo di Piazza Duomo è stato visto complessivamente da 4 milioni di visitatori; 70 le mostre realizzate nelle sue sale, 871 le opere donate al Museo da artisti e collezionisti, 405mila i followers sui social, 402 i capolavori della collezione che hanno girato il mondo in occasione di mostre, 243.230 i bambini che hanno partecipato a laboratori e visite di EDU900, oltre 250mila visite all’anno sul sito del Museo, innumerevoli i selfie scattati sotto il Neon di Fontana.

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