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Uno straordinario angolo di Barcellona a Milano

Palazzo Berri-Meregalli, capolavoro dell’architetto Giulio Ulisse Arata, è stato edificato tra il 1911 e il 1914

Tra i palazzi sette e ottocenteschi del quartiere, spicca una straordinaria costruzione ad angolo che ricorda un incrocio tra gli ornamenti liberty di Coppedè e il modernismo catalano alla Gaudì, dando vita a un originale spicchio di Barcellona in pieno centro. Si tratta di Palazzo Berri-Meregalli, capolavoro dell’architetto Giulio Ulisse Arata, edificato tra il 1911 e il 1914.

L’edificio si impone come un monumento, quasi un museo di stili all’aria aperta. L’ecclettismo di Arata, infatti, gli fece mescolare elementi tratti dal romanico (le pietre, i mattoni a vista, gli archi, le logge), dal gotico, dal rinascimento e in parte anche dallo stile liberty nella sua fase conclusiva, riconoscibile nei putti in cemento, nei gargoyles, negli affreschi, inserti a mosaico e ferri battuti “a ricci” opera di Angelo Mazzucotelli. Chiedendo il permesso al custode, è possibile oltrepassare la cancellata in ferro battuto che ricorda la grata di un castello medievale e ammirare lo spettacolare androne fatto di marmi, bugnati, archi in cotto, soffitti a cassettoni e mosaici multicolori realizzati da Angiolo D’Andrea che lo fanno somigliare a una cattedrale bizantina.

Sul fondo dell’ingresso, infine, è conservata una preziosa scultura di Adolfo Wildt: una testa di donna con un velo e un paio di ali intitolata per l’appunto “Vittoria alata”.

Dalla guida “Milano insolita e segreta” di Massimo Polidoro, edita da Jonglez (www.edizionijonglez.com), disponibile in tutte le librerie d’Italia e nei negozi online

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