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Cultura

34 milioni di euro dalla Regione per la cultura: il piano annuale

Previsto un Osservatorio sulla cultura. Le altre novità

La Regione Lombardia ha approvato il piano operativo annuale per la cultura 2021, un progetto di interventi pubblici a sostegno del comparto dal valore di circa 34 milioni di euro.

Il piano prevede il rinnovo dell'accordo con Fondazione Cariplo per il circuito lirico lombardo 'Opera Lombardia' per le stagioni 2021-2024 e la firma di un protocollo d'intesa con la Regione ecclesiastica Lombardia per la valorizzazione dei beni culturali di interesse religioso. Attenzione particolare sarà riservata agli istituti culturali lombardi (musei, biblioteche, archivi, ecomusei) e ai siti Unesco regionali. In programma è stato inserito anche un percorso apposito per le città di Bergamo e Brescia in vista della loro nomina nel 2023 a capitali della cultura.

"Le parole d'ordine degli interventi sono valorizzazione e innovazione, attrattività e sostenibilità in tutti i settori della cultura", spiega il promotore del piano, l'assessore regionale alla Cultura Stefano Bruno Galli, illustrando come nel 2020 il sistema museale lombardo abbia subito una perdita di visitatori e fatturato pari al 75%: "La forza economica della cultura va oltre le sue filiere produttive. Il 2021 sarà davvero l'anno della rinascita della cultura in Lombardia", commenta Galli.

Saranno incrementate le partnership pubblico-privato per la gestione di beni e aree culturali e per l'implementazione di progetti quali quelli già in essere con Fondazione Cariplo, come i Piani Integrati della Cultura (Pic) e InnovaMusei. Verranno attivate misure per la valorizzazione del patrimonio, dei luoghi e degli istituti culturali della Lombardia, biblioteche, archivi, ecomusei, complessi monumentali e siti Unesco con interventi di carattere strutturale. Con particolare attenzione a sostenibilità ambientale ed energetica, rigenerazione urbana, innovazione tecnologica, fruizione giovanile e abolizione delle barriere architettoniche. Verranno individuate misure per l'attrattività e la fruibilità dei luoghi della cultura come i siti Unesco, le aree archeologiche e i musei. Si proseguirà con la stipula degli accordi di valorizzazione per ciascun sito Unesco. E si punterà al rilancio dell'offerta museale del territorio attraverso una riformulazione della stessa a favore della partecipazione attiva delle comunità.

Un piano che, per Paola Bocci e Fabio Pizzul del Pd, arriva "troppo tardi" e contiene "elementi di vaghezza" sulla destinazione di "risorse ancora troppo esigue". Gli esponenti del Pd in consiglio regionale plaudono al Fondo per la cinematografia e all'Osservatorio regionale sulla cultura e la creatività (da loro proposto), mentre criticano che non sia stato preso un impegno per inserire "clausole più cogenti sulla sicurezza sul lavoro e sulla responsabilità occupazionale per le imprese che partecipano ai bandi".

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