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Martedì, 16 Aprile 2024
Cultura

Morto l'oncologo Umberto Veronesi: la storia dello Ieo, suo più grande successo

Un centro milanese d'eccellenza per la cura dei tumori, all'avanguardia nel mondo e faro della ricerca oncologica: questo è il più grande testamento dell'Umberto Veronesi scienziato

Nel 1995, su iniziativa della Divisione di Chirurgia cervico-facciale dell’Istituto, viene avviato il “Programma Chernobyl”, con l’obiettivo di valutare se i bambini nati a Milano al tempo della famosa esplosione della centrale nucleare mostrino una maggiore incidenza di neoplasie della tiroide in conseguenza dell’esposizione alla nube di radiazioni ionizzanti. Dall’esame dei 4000 bambini studiat inon emergerà alcun particolare aumento di rischio. Lo studio e la cura delle malattie della tiroide si conferma come uno dei punti di eccellenza dell’Istituto. La Divisione di Medicina Nucleare, prima in Italia, inizia i propri studi di radioimmunoterapia, cioè della modalità di cura dei tumori mediante anticorpi carichi di radiazioni che colpiscono le cellule maligne ma risparmiano quelle sane.

Morto Umberto Veronesi, oncologo e politico milanese

È questa una delle aree di ricerca dell’Istituto più innovative. Un contributo originale è la tecnica denominata avidina–biotina che permette di caricare di radioattività solo quegli anticorpi che si posizionano sul tumore. 1996 L'Istituto Europeo di Oncologia viene riconosciuto dal Ministero della Sanità come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). Vengono inaugurati i laboratori di Oncologia Sperimentale dove lavorano scienziati, provenienti in ampia percentuale dagli Stati Uniti e dal Nord Europa, accomunati dal progetto di identificare i meccanismi alterati nella cellula malata di tumore e di mettere a punto terapie in grado di modificarli. È l'anno dell'accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale: lo IEO inizia ad erogare le sue prestazioni anche in convenzione con il SSN. Viene stipulata la convenzione con l'Università degli Studi di Milano grazie alla quale l’Istituto diviene sede di corsi di specializzazione universitari. Intanto viene organizzata la formazione dei suoi medici seguendo sistemi internazionali all’avanguardia. Anticipando ancora una volta la normativa nazionale, viene istituito un programma di aggiornamento continuo (CME, Continuing Medical Education) e di formazione interdisciplinare.

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