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Cultura Stazione Centrale / Via Cristoforo Gluck

Via Gluck, il vincolo paesaggistico non ci sarà

"Arenata" la pratica. Resta in piedi solo la richiesta per il QT8

Si è fermata la richiesta di vincolo paesaggistico per via Gluck, la strada resa celebre da Adriano Celentano con la nota canzone sul ragazzo nato e cresciuto in una via che, all'epoca, era ancora immersa in campagna, nella casa in mezzo al verde. La giunta di Giuliano Pisapia aveva avanzato, nel 2013, la richiesta per via Gluck, l'ex ospedale psichiatrico Paolo Pini, il Villaggio dei Fiori in zona Primaticcio e QT8, il quartiere "modello" dell'ottava Triennale di Milano. L'unica pratica che sta procedendo è quella per tutelare il paesaggio nel QT8.

Proprio Celentano, all'epoca, aveva dichiarato di non essere d'accordo sulla richiesta di tutela paesaggistica: «E' una delle vie più brutte d'Italia», aveva commentato, pur ringraziando sia la giunta milanese sia l'associazione Amici della Martesana per l'attenzione rivolta alla "sua" strada. Ed in effetti via Gluck, dal punto di vista paesaggistico, bisogna ammetterlo, nulla offre. Non solo: ma non è più la via Gluck richiamata dalla canzone, è ormai città a tutti gli effetti (e non da oggi).

«Non c'era più niente da tutelare», è il commento - ora - della moglie Claudia Mori, evidentemente d'accordo col "molleggiato": «La memoria in questo caso non mi sembra così utile. Sarebbe meglio ricordare la strada com'era».

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