Il perché di quel raid - improvviso, immotivato - è solo nella testa del 46enne, forse neanche lì. L'unica sua traccia "ufficiale" tra forze dell'ordine e ospedali risale al 18 ottobre, quando era stato accompagnato nel reparto di psichiatria del San Paolo dopo essersi ferito da solo prendendosi a pugni in testa e in faccia. Mai violento con le persone, mai aggressivo - giurano oggi i genitori -, Tombolini era poi uscito dall'ospedale con una segnalazione ai servizi psichiatrici. Nulla di più.
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