A Opera dovrebbero esserci 56 infermieri, ora sono 31. I detenuti invece superano il migliaio. “La coperta è corta”, dice a Dossier Claudio, lavoratore del carcere di via Camporgnago che preferisce mantenere l’anonimato. Qui a Opera è ricoverato anche l'anarchico Alfredo Cospito, arrivato dal carcere di Sassari il 30 gennaio scorso dopo 103 giorni di sciopero della fame (che ancora continua) per protestare contro il regime del 41 bis, il carcere duro.
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