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Economia

'Tra il dire e il fare': un milione per 24 nuove imprese nate in periferia

Tra i progetti: un e-commerce per la vendita delle eccellenze enogastronomiche italiane, un service di produzioni fotografiche per moda, arte e editoria e un’attività specializzata nella distribuzione e commercio di prodotti a base di salmone solo per citarne alcuni

Periferie a vocazione sempre più imprenditoriale grazie al Comune. Dopo il successo del bando “Tra il dire e il fare”, che lo scorso anno ha visto stanziare più di tre milioni di euro per finanziare progetti in aree periferiche della città, l’assessorato alle Politiche per il lavoro ha deciso di integrare il bando con un milione di euro per poter finanziare altri 24 progetti ammessi in graduatoria.
 
Lo ha annunciato l'assessore alle Politiche per il lavoro e sviluppo economico Cristina Tajani: “Prendersi cura delle periferie significa farle tornare ad essere luoghi di lavoro e di socialità. Con diverse iniziative abbiamo promosso la nascita di imprese e attività commerciali fuori dal centro cittadino. Solo lo scorso anno abbiamo finanziato l’avvio di 50 nuove imprese in periferia e oggi abbiamo deciso di destinare un milione di euro aggiuntivi per altri 24 progetti, a dimostrazione dell’attenzione dell’amministrazione comunale per lo sviluppo economico e sociale in tutta la città. A ciò si aggiunge il nostro impegno costante per incentivare la ripresa economica a Milano: da inizio mandato abbiamo contribuito alla nascita di 570 start up e attualmente abbiamo messo a disposizione dei cittadini tre bandi per l’avvio di nuove realtà imprenditoriali sul territorio. Da Alimenta2Talent, dedicato ai progetti nel settore agroalimentare, a Startupinrete, nato per favorire la cooperazione fra micro imprese, fino alla sperimentazione sul crowfunding civico, che intende promuovere il finanziamento collettivo di attività di interesse pubblico”.

I nuovi 24 beneficiari del bando “Tra il dire e il fare” potranno contare su un finanziamento del 50% (fino a un massimo di 50 mila euro, 25% a fondo perduto e 25% a un tasso agevolato dello 0,5%) volto a coprire le spese d’investimento, come ad esempio il rinnovo dei locali, l’informatizzazione, i canoni di locazione, le spese sostenute per la comunicazione o per il pagamento delle utenze. Si tratta di attività che spaziano dall’artigianato al commercio passando dai servizi.

Tra i 9 progetti rivolti al commercio troviamo la nascita di un e-commerce per la vendita delle eccellenze enogastronomiche italiane, un service di produzioni fotografiche per moda, arte e editoria e un’attività specializzata nella distribuzione e commercio di prodotti a base di salmone solo per citarne alcuni. Tra le 12 attività rivolte ai servizi troviamo: una piattaforma software per la gestione di test di esami a risposta multipla, un e-commerce di abiti d’alta moda italiana destinata esplicitamente ai paesi arabi, un’agenzia per la vigilanza e l’antitaccheggio, una ciclofficina con annesso deposito, sino alla realizzazione di un software per imparare a gestire un progetto d’impresa e confrontarsi con il mercato di riferimento senza il rischio di perdita del capitale investito.

Le nuove idee imprenditoriali coinvolgeranno tutte le aree periferiche della citta, infatti, 4 si svilupperanno in zona Bovisa, 3 a Niguarda e altrettante Lambrate, 2 nelle zone della Barona, San Siro e Giambellino e, infine, una per ognuna di questi quartieri: Crescenzago, Comasina, Corvetto, Gratosoglio, Quintosole, Spaventa, Baggio e Vigentino.
 
Sono stati presentati quattro progetti durante la conferenza stampa, si tratta di un birrificio artigianale, una ditta di allestimenti per musei e mostre d’arte, una piattaforma di social lending per piccole e medie e un e-commerce specializzato in stampe 3D.

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