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Economia

Chiusura negozi H&M: ecco la decisione di società e sindacati

I dettagli

Sospiro di sollievo e accordo sindacale: si è chiusa la vertenza che riguardava ottantanove potenziali licenziamenti in H&M, catena svedese di fast fashion. Nella giornata di lunedì 31 luglio, presso la sede milanese di Confcommercio, è stato raggiunto un accordo tra aziende e parti sociali per salvaguardare l'occupazione. La notizia è stata diffusa dalla Filcams Cgil con una nota, sigla sindacale che ha partecipato ai negoziati insieme a Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.

Le parti hanno considerato prioritaria la ricollocazione dei lavoratori in esubero presso altri negozi della catena di abbigliamento, a parità di mansioni, inquadramenti e orari di lavoro. Stabilito anche un incentivo all’esodo – per chi deciderà di usufruirne – più altri bonus legati all’anzianità e ai carichi familiari, al fine di ridurre l’impatto sociale.

“Abbiamo siglato un’intesa che salvaguarda l’occupazione, riuscendo nel contempo a garantire condizioni di lavoro sostenibili — spiega Jeff Nonato, che ha seguito il negoziato per la Filcams —. Ora però è necessario avviare rapidamente un confronto per approfondire in termini più generali sia il piano commerciale sia l’assetto organizzativo sui quali l’azienda vuole strutturare il proprio sviluppo nel mercato fast fashion nazionale, con tutte le possibili implicazioni sull’occupazione. Finora – conclude Nonato –, il progetto di espansione H&M ha visto nuove aperture senza alcun criterio e il ricorso a tipologie contrattuali sempre più precarie, lavoro a chiamata su tutte”.

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