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Economia

Zona gialla, due agriturismi su tre in Lombardia ripartono

Coldiretti: momento ideale in concomitanza con la ripresa delle attività agricole

Saranno circa due su tre gli agriturismi lombardi che riapriranno con servizio al tavolo - solo all'aperto - in zona gialla in Lombardia. Lo stima la Coldiretti regionale, sottolineando che si tratterebbe di circa mille imprese. In Lombardia la zona gialla è istituita dal 26 aprile e prevede, per bar e ristoranti, la possibilità di servizio al tavolo soltanto all'aperto.

Gli agriturismi sono un ambiente ideale per questo: tavoli all'aria aperta, picnic, pranzi tra i filari di alberi in piena primavera possono essere organizzati facilmente, in concomitanza col risveglio delle attività agricole e della natura. "La riapertura - fa notare Coldiretti Lombardia - era molto attesa dopo che le chiusure a singhiozzo dall’inizio della pandemia hanno tagliato i redditi degli operatori agrituristici. La cucina contadina è l’attività più apprezzata dagli ospiti di queste strutture che conservano ricette della campagna tramandate da generazioni, ma sono sempre più diffusi anche programmi ricreativi e attività culturali come il trekking, la visita di percorsi archeologici o naturalistici".

Tuttavia qualche timore c'è per la permanenza del coprifuoco alle 22: come è noto, la regola prevede che ci si debba trovare già a casa a quell'ora salvo che per ragioni di lavoro, necessità o salute. E la cena all'aperto in agriturismo non è considerata "necessità". Poiché gli agriturismi sono di solito collocati fuori dai centri abitati, il timore è che per cena si vedranno poche persone. Anche se nulla vieta di prenotare un pernottamento.

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