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Economia

Air Italy ha annunciato che licenzierà quasi 1.400 dipendenti

I licenziamenti scatteranno da fine giugno. Ecco cosa sta succedendo all'ex Meridiana

È nero il futuro di Air Italy. Nella giornata di giovedì 1° aprile la compagnia ha comunicato che avvierà licenziamenti collettivi per 1.363 dipendenti. L'ex Meridiana (in liquidazione) ha scritto che "si trova nella necessità di procedere a una riduzione collettiva di personale riguardante tutti i dipendenti a tempo indeterminato della Società, 1383 di cui 6 dirigenti, facenti capo alle sedi, uffici e basi, siti presso gli aeroporti di Olbia, Malpensa, Linate, Roma Fiumicino, Firenze e Napoli, al termine del periodo di integrazione salariale straordinaria" e questo "a causa della intervenuta definitiva cessazione di ogni e qualsivoglia attività svolta dalla società, della quale è già stata da tempo deliberata la messa in liquidazione".

La società, come stabilito nell'accordo sottoscritto dai sindacati nell'autunno 2020, procederà con i licenziamenti al termine del trattamento straordinario di integrazione salariale che scade il 30 giugno prossimo. Una doccia fredda per i lavoratori che speravano potesse accadere un miracolo, come già accaduto in precedenza nella storia dell'ex Meridiana.

In queste settimane la società sta completando le residue attività legate alla liquidazione, concludendo, tra l’altro, la vendita dei beni mobili di proprietà, sia facenti parte del comparto manutentivo, sia facenti parte dei beni legati ai servizi di bordo (ad esempio, materiali per la manutenzione, attrezzature, materiali di consumo, coperte, cuscini, trolley).

I sindacati si mettono di traverso

"Non possiamo accettare che lo scempio prodotto dagli azionisti di Air Italy, a suo tempo da noi denunciato nell’indifferenza più totale delle Istituzioni, venga pagato dai lavoratori", hanno dichiarato Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo. "I liquidatori della compagnia si fermino immediatamente, blocchino i licenziamenti e convochino un incontro per attivare la cassa integrazione guadagni in deroga con causale covid, strumento messo a disposizione dal welfare italiano per contenere gli effetti della crisi drammatica in atto nel Paese senza comportare oneri per l’azienda", hanno proseguito i sindacati

"Abbiamo chiesto subito - hanno aggiunto le parti sociali - un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico per individuare soluzioni industriali atte a garantire un futuro ai lavoratori di Air Italy a sostegno della vertenza e per rappresentare direttamente al Ministero la gravità e l’urgenza della situazione in cui versano i lavoratori. Inoltre abbiamo indetto una manifestazione per il giorno 14 aprile presso il Mise per denunciare la crisi insostenibile per il settore che sta avendo conseguenze drammatiche sulle compagnie aeree".

"Le regioni Lombardia e Sardegna, territori sui quali ricade in maniera preponderante l’impatto delle decisioni sulla compagnia - hanno chiesto le organizzazioni sindacali - devono mantenere gli impegni assunti e partecipare all’individuazione di soluzioni industriali adeguate. Noi non abbandoneremo i lavoratori di Air Italy e tantomeno devono farlo le istituzioni territoriali e nazionali".

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