rotate-mobile
L'arresto

L'imprenditore arrestato per aver drenato soldi dall'azienda in crisi

I fatti risalgono a qualche anno fa. L'azienda considerata estranea

Avrebbero "drenato" risorse dall'azienda per la quale lavoravano, consapevoli che il destino sarebbe stato segnato, perché nel 2021 il gruppo a cui faceva capo segnava un indebitamento complessivo di oltre 400 milioni di euro, di cui circa 200 nei confronti dell'erario, ed infatti a marzo 2021 è stato ammeso all'amministrazione straordinaria. 

La guardia di finanza di Milano, coordinata dalla procura, giovedì 5 maggio ha proceduto contro cinque persone per reati fallimentari e insider trading: tre di loro sono state arrestate (uno in carcere, due ai domiciliari) e altre due persone non potranno temporaneamente esercitare la professione di imprenditori e assumere uffici direttivi nelle persone giuridiche. In carcere Giovanni Battista Pizzimbone, ex presidente e amministratore delegato della società Biancamano, operante nella raccolta e gestione di rifiuti. Il manager si era dimesso due anni fa per ragioni personali e la società è totalmente estranea all'inchiesta: la procura non le contesta la responsabilità amministrativa degli enti. 

Secondo le indagini, le persone coinvolte avrebbero ideato operazioni di cessione del credito su conti svizzeri riconducibili a Pizzimbone, ma vi sarebbe stata anche la cessione simulata di un immobile da parte di una società ligure con pagamento di caparra pari a quasi tutto il prezzo di vendita senza mai stipulare il contratto definitivo. E, quando mancava poco alla richiesta di amministrazione straordinaria, l'ex presidente avrebbe venduto le azioni detenute nella società capogruppo, prima che questa fosse sospesa dalla Borsa di Milano, evitando di perdere circa 200 mila euro. Di qui l'accusa di insider trading.

Pizzimbone, nel 2014, aveva avuto un altro guaio con la giustizia: era stato arrestato (ai domiciliari, a Savona) per un'accusa di turbativa d'asta, poche settimane dopo avere partecipato al reality show televisivo "Boss in incognito". Il fratello Pier Paolo, cofondatore della Biancamano, dal 2012 al 2013 è stato deputato per il Popolo della Libertà.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'imprenditore arrestato per aver drenato soldi dall'azienda in crisi

MilanoToday è in caricamento