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Sequestri per 21 milioni di euro: nei guai società milanese

Operazione della gdf milanese: nei guai l'Aip, Azienda italiana pubblicità, sede a Milano. Cinque arresti per i responsabili dell'azienda. Traffici anche coi rifiuti napoletani

Sequestri per 21 milioni di euro. Di questi, quote societarie, una villa all'Argentario e quadri d'autori.

E' questa l'ossatura di un'inchiesta del nucleo di polizia giudiziaria della gdf milanese, nell'ambito delle indagini coordinate dai pm milanesi Luigi Orsi e Sergio Spadaro che alcuni giorni fa ha portato agli arresti cinque persone, responsabili della società Aip, Azienda italiana pubblicità, per un peculato da 50 milioni di euro e per una bancarotta fraudolenta da 18 milioni di euro. In particolare, il 20 giugno scorso erano finiti in carcere i due amministratori di fatto della società con sede a Milano, Gabriella A. e Angelo M., e altre tre persone ai domiciliari.

Le indagini avevano documentato che la Aip, società concessionaria nella riscossione dei tributi per alcuni Comuni sparsi per l'Italia, aveva intascato attraverso i suoi conti correnti 33 milioni di euro di tasse versate dai cittadini napoletani, che riguardavano la raccolta dei rifiuti, le affissioni pubbliche e altre imposte. Da qui l'accusa di peculato. Oggi la Gdf di Milano sta mettendo i sigilli, nell'ambito dell'inchiesta, alle quote di tre società e di un trust, per un valore di 4 milioni di euro, ad una villa in Toscana, per un valore di 10 milioni di euro, ad alcuni immobili a Milano, per 3 milioni di euro, e ad alcuni quadri d'autore, per 4 milioni di euro. Nell'inchiesta sono indagate altre cinque persone tra cui un'ex dirigente del Comune di Napoli.

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