Badanti in calo a Milano: colpa della crisi economica

Nonostante la popolazione stia invecchiando sempre più, a Milano e in Lombardia le badanti sono in calo: ci si aspetterebbe il contrario. Ma i dati del sindacato pensionati della Cgil, che ha condotto una ricerca in merito insieme all'Ires (l'istituto di ricerca della stessa Cgil), riferiti dal "Corriere", parlano chiaro. Dal 2009 in regione i rapporti di lavoro per le collaborazioni familiari regolarmente dichiarati all'Inps segnano un calo di circa il 3%.

Colpa della crisi economica che spinge molte famiglie a "far da sé", per quanto possibile. Del resto la spesa non è indifferente: 320 milioni di euro all'anno solo a Milano, per una retribuzione che, nel 60% dei casi, è tra 750 e 850 euro, anche se si possono superare i mille euro. Dipende, ovviamente, dalle necessità.

Ma - sempre per via della crisi - sono anche in aumento le badanti italiane, almeno il 10% delle 70mila che operano a Milano. Soprattutto donne con diploma di scuola superiore. Infine c'è da tenere presente il fenomeno del lavoro nero: che pare in aumento. Soprattutto il "nero parziale", ovvero si dichiara un tot di ore ma in realtà le ore effettivamente lavorate sono di più.

Visto però che il trend nazionale (e lombardo) presenta un invecchiamento crescente della popolazione, la Cgil chiede di correre ai ripari con provvedimenti ad hoc: il registro delle badanti, esenzione dai contributi per l'assistenza familiare a tutti gli anziani con più di 70 anni e creazione di "buoni salute" da parte della Regione per pagare le badanti. La provincia di Milano, da qualche tempo, ha predisposto un sito web dedicato ("Badante in Famiglia") per fornire a badanti e famiglie tutte le informazioni utili.