L'ultimo bilancio di Pisapia: nessun aumento di tasse
Scendono i proventi delle multe, cresce la spesa per la mobilità (nuove linee metrò) e ordine pubblico. Drastico calo di trasferimenti statali
Approvato dalla giunta milanese il bilancio di previsione 2016. Il primo elemento che salta all'occhio è la riduzione delle entrate, dovuta in particolar modo alla riduzione dei trasferimenti dallo Stato. Per il 2016, questa voce ammonta a 382 milioni di euro. Basti pensare che, nel 2013, si parlava di 551 milioni e nel 2010 di 728 milioni.
La mobilità costa più di un miliardo di euro ed è in crescita per via delle nuove metropolitane. Tra le altre spese, crescono decentramento, sport, risorse umane, educazione e ordine pubblico. La spesa corrente arriva a tre miliardi e 145 milioni (contro tre miliardi e 113 milioni del 2015), quella in conto capitale è di due miliardi e 393 milioni.
I dividendi ordinari delle società partecipate restano ai livelli del 2014. Il comune di Milano incasserà quasi 28 milioni da Sea, circa 26 milioni da A2A, un milione da MM e tre milioni da Atm. Sea e Atm conferiscono però anche dividendi straordinari rispettivamente per 67 milioni e 30 milioni di euro. L'amministrazione può vantare un avanzo di 19 milioni e mezzo di euro. L'entrata per tasse e imposte ammonta a un miliardo e 340 milioni. Si riduce (a 36 milioni) la tassa di sogiorno, aumenta di meno di 3 milioni (arrivando a 183) l'addizionale Irpef. Scendono a 355 milioni gli incassi delle multe (erano 405 milioni nel 2015).
Lo stock di debito scende per la prima volta sotto i quattro miliardi di euro. La Tasi sulla prima casa (abolita) sarà coperta almeno in parte dal fondo statale di compensazione.