I revisori dei conti "bocciano" il bilancio di previsione del Comune di Milano
La valutazione: troppo ottimistiche alcune previsioni di entrata
Previsioni del bilancio in parte troppo ottimistiche. Nero su bianco, i revisori dei conti del Comune di Milano hanno espresso una valutazione in parte mai vista prima sul bilancio previsionale del 2021, in via di discussione in consiglio comunale e già approvato dalla giunta. Un dettaglio che ha fatto sobbalzare sulla sedia le opposizioni anche se l'assessore al bilancio Roberto Tasca ha fatto sapere che si andrà avanti lo stesso.
Sotto la lente d'ingrandimento critica dei revisori sono finiti i principi di coerenza interna, congruità e attendibilità contabile delle previsioni di entrata. Il timore è che gli equilibri economico-finanziari e patrimoniali indicati in bilancio non corrisponderanno alla realtà, alla prova dei fatti.
Tra le incertezze, i trasferimenti dello Stato non ancora quantificati con esattezza, ma anche previsioni di entrata "oltremodo ottimistiche" se, suggeriscono i revisori, si vogliono tenere in considerazione le condizioni di crisi (economica e finanziaria) dovute all'emergenza sanitaria covid ancora in essere. E tra le entrate che il Comune di Milano avrebbe previsto in modo "oltremodo ottimistico", alcune tasse come la Tari, l'imposta di soggiorno di turisti e viaggiatori, gli incassi del trasporto pubblico locale, il pagamento della sosta su strada, le multe e il recupero dell'evasione Imu.
"Covid rende incerta la situazione ma ne abbiamo tenuto conto"
L'assessore Tasca ha messo le mani avanti, ammettendo che le restrizioni dovute al covid e l'incertezza su come andrà l'emergenza sanitaria (con conseguenze sulle riaperture, sul ritorno dei turisti e così via) portano a una "volatilità molto consistente" delle entrate, ma ha aggiunto che "di questa variabilità abbiamo tenuto conto. Le previsioni non sono dati certi, ma approssimazioni statistiche". E ha ribadito che le condizioni presenti "non sono mai state affrontate in passato". Ma nel 2020, in una situazione probabilmente peggiore di quella che si avrà nel 2021, il Comune di Milano era stato in grado di negoziare i trasferimenti del Governo e contenere le spese, finendo con un avanzo di oltre 500 milioni. E Tasca è ottimista che, in condizioni probabilmente migliori, questo si potrà ripetere.
Ma quali sono le cifre quantificate da Palazzo Marino? Secondo il bilancio di previsione, arriverebbero 200 milioni di euro dallo Stato con il Decreto Sostegni. La stima delle entrate complessive è di tre miliardi e 377 milioni, di cui entrate tributarie per un miliardo e 376 milioni, con un sostanzioso recupero sulla tassa di soggiorno (30 milioni rispetto ai 15 del consuntivo 2020), con un calo di multe, di ricavi dal trasporto pubblico e di dividenti delle società partecipate.
"Brutta eredità per chi governerà Milano"
Le opposizioni, però, non ci stanno. Forza Italia, con il suo capogruppo Fabrizio De Pasquale, ha chiesto una relazione dei revisori dei conti davanti ai consiglieri comunali e ha promesso che segnalerà la situazione all'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e al Ministero dell'Economia. L'ex vice sindaco Riccardo De Corato, ora consigliere di Fratelli d'Italia, ha aggiunto che si tratta di un fatto "mai accaduto dal dopoguerra" e di una "brutta eredità per chi, da ottobre, governerà la città".