L'appello dei bielorussi a Generali: «I bond finanziano dittatura e represssione»
La manifestazione a Milano e in altre città italiane
Stop agli affari tra aziende dell'Europa occidentale e lo Stato bielorusso, il cui regime guidato da Aleksandr Lukashenko perseguita il popolo da più di sei mesi con arresti e detenzioni pretestuose, repressione di manifestazioni pacifiche e violazione dei diritti politici in riferimento alle elezioni presidenziali dell'agosto 2020. L'associazione "Supolka", che rappresenta molti bielorussi in Italia, ha manifestato venerdì 5 marzo in piazza Elsa Morante, a Milano, nel quartiere CityLife, a pochi passi dalla Torre Generali, per chiedere alla Assicurazioni Generali Italia di mostrare solidarietà con il popolo bielorusso. Manifestazioni simili si sono tenute, il 4 e il 5, in numerose città italiane
Diversi fondi d'investimento europei, nel mese di giugno del 2020, avevano acquistato titoli di Stato bielorussi per un totale di un miliardo e 200 mila dollari Usa. In italia il fondo d'investimento che ha partecipato a questa operazione è stato quello controllato da Generali. In quel momento erano già stati violati diritti politici in Belarus, in particolare con l'arresto del blogger Sergei Tikhanovsky, che aveva annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali. Alle elezioni si candiderà poi la moglie Sviatlana Tsikhanouskaya, ritenuta la vera vincitrice alle urne e costretta a scappare all'estero poco dopo il voto.
«Bond usati per reprimere il popolo»
Secondo l'associazione "Supolka", «il profitto derivante dalla vendita dei bond non è stato utilizzato per rifinanziare l’indebitamento, come è stato affermato nel progetto di emissione, ma per reprimere il popolo bielorusso». L'associazione ha quindi fatto appello a Generali affinché rispetti i criteri della "Environmental Social Governance" e non ignori la situazione della violazione dei diritti umani in Belarus. «In conformità con la politica e la prassi interna di Generali, è ragionevole interrompere tutti i rapporti con le istituzioni e le organizzazioni statali bielorusse che sostengono il regime terroristico o sono coinvolte nelle violazioni dei diritti umani», si legge in una nota dell'associazione.
Generali avrebbe in portafoglio bond bielorussi con scadenza 2031. La richiesta è che il fondo rinunci all'investimento nei bond bielorussi che, di fatto, rappresentano un aiuto economico a un regime che perseguita il popolo da mesi.