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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Addio a Caprotti, patron Esselunga: dalla "S" ai Rollinz, 60 anni di successi (e qualche dolore)

Si è spento a 90 anni; imprenditore visionario, creò un impero prendendo il meglio dagli americani facendolo calzare alla perfezione per l'Italia del boom. Dalla lotta coi figli ai Rollinz, la sua storia

Nato nel 1925 a Milano, famiglia molto benestante, si laureò in Legge. All'inizio degli anni Cinquanta venne mandato a lavorare in America, dove fece esperienza nel campo tessile-cotoniero, quello della sua famiglia. Ritornato in Italia, prese le redini dell'azienda dopo la scomparsa del padre. Alla fine degli Anni Cinquanta, con il gruppo Rockfeller, fondo' a Milano quello che sarebbe diventato il suo impero: Supermarkets Italiani Spa, la futura Esselunga. 

Il 27 novembre del 1957 l'esordio, in una ex-officina di viale Regina Giovanna, a Milano. Il pubblicitario Max Huber pose una "S" con la parte superiore allungata che arrivava fino alla fine della scritta "Supermarket". E' la nascita del mito che vive ancora oggi: "Esselunga, prezzi corti". Nacque un altro store in viale Zara, e da lì, a partire dagli anni Sessanta, l'espansione toccò grande parte del Nord Italia.

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Nel 1965 Caprotti divenne amministratore delegato dell'azienda, abbandonando lentamente la vecchia ditta di famiglia, e gli americani vennero liquidati. Questo non prima di aver dato un'impronta moderna e avveniristica agli store, cosa mai vista precedentemente in Italia: dalla gestione precisa ed efficace dei magazzini, alla creazione di prodotti con il marchio Esselunga. L'idea di base, infatti, era stata quella di creare qualcosa di profondamente "americano", che stupisse e impressionasse l'Italia del boom economico. 

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