Roberto Cavalli, 100 dipendenti si licenziano piuttosto che trasferirsi a Milano
Lo hanno fatto sapere i sindacati al termine dell'incontro coi sindacati al tavolo di crisi della Regione
Piuttosto il licenziamento ma non il trasferimento a Milano. Succede nell'azienda di Roberto Cavalli che ha deciso di trasferire il suo quartier generale da Sesto Fiorentino al capoluogo lombardo. Su un totale di 170 dipendenti oltre cento hanno dato la pre-adesione al piano sociale (licenziamento con corresponsione da otto a 11 mensilità, a seconda dell'anzianità di servizio), oltre 50, invece, si trasferiranno all'ombra della Madonnina, secondo le condizioni previste dal contratto nazionale in questi casi). È questo quanto ha fatto sapere l'azienda nella giornata di lunedì 22 giugno al termine dell'incontro coi sindacati al tavolo di crisi della Regione Toscana.
"La sede fiorentina dell'azienda — hanno spiegato Femca Cisl e Filctem Cgil Firenze — scompare, si perde un enorme patrimonio professionale e umano, oltre a una risorsa per il territorio".
"Restiamo preoccupati — hanno sottolineato le parti sociali — sul futuro industriale del marchio, in Toscana sono numerose le ditte fornitrici, e anche i lavoratori sembrano esserlo, visto che oltre 100 di loro hanno scelto di licenziarsi piuttosto che trasferirsi nella sede milanese. I lavoratori hanno lottato finché hanno potuto per convincere l'azienda a rinunciare alla chiusura della fabbrica di Sesto Fiorentino, ringraziamo le istituzioni locali che ci sono state accanto".