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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

L'azienda che annuncia la chiusura con una mail e lascia 152 lavoratori a casa

Succede alla "Giannetti ruote". La regione: "Decisione dell'azienda incomprensibile"

Una mail per comunicare a tutti i dipendenti il licenziamento, arrivata al termine del turno di lavoro. Cancelli sbarrati e 152 dipendenti a casa, con altrettante famiglie ora in difficoltà con la prospettiva di un futuro segnato dall'incertezza. La Giannetti Ruote di Ceriano Laghetto, dopo oltre un secolo di storia produttiva, ha annunciato la chiusura dello stabilimento con l'avvio della procedura di licenziamento collettiva per i propri lavoratori.

E i sindacati, al fianco dei dipendenti, sono pronti a dare battaglia. Già nel weekend è iniziato il presidio fuori dai cancelli della società Gianetti Fad Wheels, leader nella produzione di cerchioni nel settore dei veicoli pesanti tra cui mezzi Iveco e Harley-Davidson.

"Una notizia arrivata a ciel sereno mentre i lavoratori avevano appena terminato il lavoro straordinario del sabato", hanno spiegato dalla Fiom Cgil Monza e Brianza. E ora fuori dai cancelli della fabbrica in via Stabilimento sventolano le bandiere delle organizzazioni sindacali ed è stato organizzato un presidio fisso con una assemblea permanente con sciopero a oltranza per salvare il lavoro e i diritti. "Decisione scellerata - hanno sottolineato dalla Fiom -, che riteniamo del tutto sbagliata e priva di ogni fondamento. Abbiamo chiesto un incontro alla società e abbiamo chiesto un incontro anche alla Regione Lombardia".

"Abbiamo intenzione di coinvolgere le più alte istituzioni per convincere la società e il Fondo Quantum a retrocedere dall’intenzione di porre fine a più di 100 anni di storia industriale della Gianetti. Vogliamo che questa vicenda approdi anche al Parlamento perché riteniamo che la Gianetti Fad Wheels abbia tutte le carte in regole per continuare a produrre nel sito", ha sottolineato Pietro Occhiuto, segretario provinciale della Fiom.

"Non sappiamo quale sia la motivazione reale di questa scelta scellerata ma metteremo in campo ogni iniziativa possibile affinché finisca quest’incubo che ha fatto cadere nell’angoscia e nell’incertezza 152 famiglie", ha garantito. 

L'appello al Pirellone è già stato raccolto. Lunedì pomeriggio dalla giunta hanno infatti annunciato che "regione Lombardia ha provveduto a contattare i vertici dell'azienda Gianetti Ruote per chiedere un incontro urgente per chiarire la delicata situazione in cui verte lo stabilimento di Ceriano Laghetto, dopo la decisione improvvisa da parte dell'azienda di chiudere la sede".

"Abbiamo chiesto un incontro in tempi brevissimi - hanno evidenziato gli assessori Guido Guidesi, sviluppo economico, e Melania Rizzoli, formazione e lavoro - perché riteniamo incomprensibile la decisione della proprietà, anche considerata la modalità con cui l'azienda ha comunicato la decisione ai lavoratori, tramite una mail, una procedura che rischia di non essere rispettosa della dignità dei lavoratori e di creare allarme sociale".

"Come regione - hanno rimarcato Guidesi e Rizzoli - siamo disponibili a trovare una soluzione condivisa ma alla stesso tempo chiediamo la massima collaborazione e responsabilità sociale da parte dell'azienda". 
 

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