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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Comune-Equitalia, divorzio in vista nel 2014

Palazzo Marino è pronto al passaggio di consegne: la task force per recuperare oltre 800 milioni di arretrati su multe e tasse sarà affiancata da una consulenza esterna

Equitalia non sarà più l'ente di riscossione delle tasse di Milano. Il dado è tratto, a fine anno Palazzo Marino penserà da sé a riscuotere gli arretrati di imposte e multe, intensificando i controlli soprattutto sulle autocertificazioni per beneficiare di agevolazioni varie. In questo modo la giunta pensa a recuperare maggiormente l'elusione. Lo anticipa "La Repubblica". Il contratto con Equitalia è scaduto il 30 giugno 2013 ma c'è stata una proroga fino a fine anno.

E per chi deve mettersi in regola ci sarà anche un vantaggio dal punto di vista economico: il comune infatti farà pagare non più di 1.042 euro per ogni pratica, contro l'8% applicato attualmente da Equitalia. L'assessore al bilancio Francesca Balzani promette che le procedure saranno "più personalizzate", facendo intendere quindi anche una maggiore attenzione alle esigenze reali di chi è in debito con il comune, come riporta Repubblica.

Le cifre: secondo i calcoli della direzione entrate, il comune di Milano vanta crediti arretrati per più di 800 milioni di euro in undici anni, dal 2000 al 2011. Considerando che il buco iniziale di bilancio del 2013 era di meno di 500 milioni, si capisce quanto sia importante per Palazzo Marino recuperare queste risorse, la cui voce principale (circa 137 milioni) è di multe non pagate. E il comune si prepara a far partire una gara per affidare all'esterno il servizio di consulenza che affiancherà la "task force" incaricata di recuperare informazioni su chi autocertifica il falso per ottenere sconti e benefici sulle tariffe comunali, ad esempio le mense scolastiche.

E' tutto pronto, insomma: ora si attende che il governo vari un regolamento attuativo per il passaggio di consegna da Equitalia al comune, fondamentale per definire anche giuridicamente i crediti pendenti.

Nel Milanese, altri comuni hanno già fatto la stessa scelta. E' il caso di Nerviano, per esempio, che a partire dal 2013 ha affidato il servizio a una municipalizzata. E Roberto Maroni, appena eletto presidente della regione, aveva promesso un ente di riscossione regionale che "tenesse conto del contesto sociale".

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