La diffusione dei social media ha fatto emergere la figura di professionisti amatoriali o dilettanti professionali, ossia dilettanti innovativi, appassionati e in rete che, pur dedicandosi a un’attività solo nel tempo libero, mantengono elevati standard professionali. Non sono professionisti, ma vogliono essere valutati come tali. Si tratta di un fenomeno rilevante che acquista valore in un momento di crisi economica e disoccupazione crescente, e in cui i social media possono favorire l’emergere di nuove professioni e nuovi modi di lavorare.

All’interno di questo quadro si inserisce il caso dei foodblogger, “professionisti” sempre più numerosi che coltivano una passione e spesso la trasformano in lavoro vero e proprio. Attraverso blog personali o portali più strutturati, quotidianamente i foodblogger assaggiano, provano e propongono nuove ricette, danno consigli ad un pubblico di semplici appassionati ma anche di addetti ai lavori.

La cucina e, in particolare, la creazione di ricette è insieme a quello della moda uno dei settori in cui stanno emergendo pratiche diffuse di professionalismo amatoriale veicolate dai principali canali video e dai social media (TouTube, Vimeo, Twitter, Facebook, fanpage). Ivana Pais, docente di Sociologia economica ed esperta in social network professionali, presenterà i risultati di una ricerca empirica svolta sul fenomeno dei foodblogger. Francesca Gonzales e Cristina Vaghi porteranno la loro esperienza di foodblogger. Coordina l’incontro, Anna Prandoni, direttore della rivista “La Cucina Italiana”.

Mercoledì 22 maggio 2013 – ore 18 Archivio di Stato di Milano Via Senato, 10 – Milano