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Economia

Edilizia e artigianato, a Milano e Monza -30% di lavoro in 4 anni

La denuncia dell'Unione artigiani durante la "Giornata della collera". La crisi mette in ginocchio 20mila famiglie in sole due province

La crisi dell'edilizia, alla base della "Giornata della collera" in piazza Affari, è fotografata da pochi semplici e inequivocabili dati. Dal 2008 al 2012 (dati di dicembbre), i lavoratori sono calati di quasi il 30%, passando da 46mila a 32mila. Stessa cosa per le imprese: da 8.700 a 6.300, con un calo di oltre il 27%. I dati si riferiscono alle province di Milano e Monza.

A conti fatti si tratta di 20mila famgilie "in ginocchio", e a farne le spese sono anche gli artigiani: uno su quattro lavora nella filiera edile. Secondo l'Unione Artigiani di Milano, il crollo più vertiginoso si è registrato nel 2010 e 2011, dopodiché un andamento di stallo "che ci aveva fatto ben sperare" all'inizio del 2012. Ma il crollo delle compravendite immobiliari ha causato un'ulteriore diminuzione dell'occupazione. Sotto accusa anche le banche, che secondo Stefano Fugazza, presidente dell'Unione, applicano "tassi di interesse chiaramente usurai, mascherati in conti quasi impossibili da decifrare". E infine la pubblica amministrazione, che spesso paga in ritardo.

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