Negozi di vicinato, imprese sociali e start-up: il piano di Milano per combattere il crollo del Pil
I comune ha messo sul tavolo oltre 10 milioni di euro. Ecco come verranno spesi
Il futuro di Milano non è roseo. “I prossimi mesi saranno ancora caratterizzati da una grande sofferenza economica e sociale”. Parole pronunciate dall’assessora alle attività produttive e commercio Cristina Tajani. Per questo Palazzo Marino sta cercando di orientare tutte le risorse disponibili, comprese quelle che arriveranno dall’Unione europea, “per accompagnare il tessuto economico e sociale cittadino verso una ripartenza che metta al centro le persone, i loro bisogni, i quartieri e la sostenibilità ambientale e sociale”. Il piano è stato presentato nella mattinata di mercoledì 20 gennaio durante una conferenza stampa.
A Milano la crisi, secondo i dati comunicati da Palazzo Marino, ha causato una contrazione del Pil pari all’8,5% mentre il tasso di disoccupazione (per il momento) è salito di tre punti percentuali. Per cercare di evitare lo tsunami il comune ha deciso di spingere sugli investimenti. Più nel dettaglio ha messo sul piatto 10 milioni di euro per il sostegno alla nascita e allo sviluppo di attività di vicinato, imprese sociali e start up.
Palazzo Marino punta a far sviluppare un’economia di prossimità “Fatta di sostegno alle attività di vicinato, ai servizi a domicilio, alla logistica dell’ultimo miglio, alla produzione a km zero così come allo sviluppo di nuove forme di coworking e nearworking oltre a diversi progetti sociali nei quartieri”, spiegano dal municipio attraverso una nota.
Gli investimenti sono stati concentrati su tre ambiti tematici:
- 8,3 milioni per il sostegno di attività di prossimità e negozi di vicinato
- 1,55 milioni per l’innovazione sociale e il sostegno a idee e progetti nati dagli abitanti dei quartieri
- 1 milione di euro per start up innovative sui servizi necessari in tempo di pandemia
Come verranno investiti gli 8,3 milioni per le attività di vicinato
Entrando ancor più nel dettaglio degli 8,3 milioni per le attività di prossimità e negozi di vicinato: 1 milione e 175mila euro sono stati destinati al bando Prossima impresa per la creazione e il supporto dei negozi di vicinato, mettendo a disposizione fino a 25mila euro a fondo perduto, più 25mila euro a tasso agevolato per chi ha deciso di aprire una nuova attività (12 i progetti finanziati che partiranno nel 2021); 1 milione e 200mila euro focalizzati sulla zona Lorenteggio per creare imprese profit e non profit volte a migliorare la qualità dei servizi e l’offerta commerciale della zona (attualmente sono 8 i progetti che partiranno, con 750mila euro ancora a disposizione di nuovi progetti da presentare entro il 15 marzo); 440mila euro del bando M4, stanziati per sostenere 56 imprese commerciali che non hanno potuto usare gli spazi esterni a causa delle presenza dei cantieri; 5,5 milioni, provenienti dal Fondo di Mutuo Soccorso, sono destinati alla stabilizzazione di posti di lavoro per le imprese fino a 5 dipendenti chiuse durante il lockdown.
È previsto un nuovo bando nel 2021 che utilizzi i 5 milioni ancora disponibili come ammortizzatore per gli eventuali licenziamenti che dovessero verificarsi dopo il 31 marzo, termine dello stato di emergenza.
Come verranno spesi gli 1,55 milioni per l’innovazione sociale
Degli 1,55 milioni di euro per l’innovazione sociale, 1 milione andrà a sostenere le idee degli abitanti per migliorare i servizi di vicinato e la qualità della vita nei quartieri grazie al progetto ‘La scuola dei quartieri(108 le idee candidate, 39 i progetti selezionati di cui 10 partiti a fine 2020); dei 550mila euro rimanenti, grande successo sta raccogliendo la seconda edizione del crowdfunding civico che ha selezionato 20 progetti sociali che verranno finanziati grazie alle microdonazioni dei milanesi. In soli 2 mesi, i primi 7 progetti hanno già raccolto oltre 85mila euro grazie a 1.200 donatori, altri 13 progetti inizieranno la loro raccolta fondi a fine gennaio.
Come verrà investito il milione di euro per le start up innovative
Il Comune ha chiesto alle start up innovative milanesi di trovare nuove soluzioni tecnologiche e digitali per contribuire alla strategia di adattamento della città alla crisi Covid-19. Tra le 300 proposte, sono stati selezionati i 24 progetti vincitori che riguardano innovazioni nei servizi alla salute sul territorio, soluzioni digitali per il commercio, l’educazione e la cultura, sistemi di logistica per la distribuzione delle merci e altro ancora. I progetti partiranno nei primi mesi del 2021.
Le prossime mosse di Palazzo Marino
Per il 2021, in linea con i tre obiettivi perseguiti (prossimità, innovazione e inclusione sociale), l’Amministrazione si ripropone di sviluppare tre ambiti d’azione per favorire lo sviluppo e la ripartenza della città post pandemia. Un programma unico per l’economia civile nei quartieri che estenda il suo raggio d’azione a tutte le periferie; la realizzazione di aree produttive dedicate alla nuova manifattura 4.0 e tecnologie smart city per attrarre nuovi investimenti capaci di creare occupazione e accorciare le filiere produttive; infine, attivare il primo acceleratore d’impresa dedicato alle attività di prossimità al fine di far crescere micro e piccole imprese di quartiere nell’ottica di un’economia territoriale per una città sempre più vivibile in cui lavoro, produzione, tempo libero e servizi si integrino nella prossimità.