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Economia

Crollo del turismo a Milano per il covid: il Duomo registra un clamoroso -92%

Il dato rivelato nella conferenza stampa sulle nuove iniziative messe in campo dall'ente preposto alla conservazione e valorizzazione della cattedrale di Milano per l'estate

Non è una sopresa per nessuno che il coronavirus ha colpito con tenacia soprattutto il settore del turismo. A Milano, per esempio, il complesso monumentale del Duomo, che comprende oltre alla cattedrale le terrazze e il museo, nel primo semestre di quest'anno ha registrato un -93% di turisti rispetto al 2019. Il dato è stato fornito dal direttore generale della Veneranda Fabbrica del Duomo, Fulvio Pravadelli, nel corso della conferenza stampa per illustrare le nuove iniziative messe in campo dall'ente preposto alla conservazione e valorizzazione della cattedrale di Milano per l'estate.

"Chiudiamo il primo semestre del 2021 con un decremento del -93% rispetto al 2019 di turisti. Tre mesi di questo semestre, fino ad aprile, siamo stati chiusi per la pandemia. L'ultimo mese di giugno - ha spiegato - abbiamo avuto dei miglioramenti rispetto all'apertura che abbiamo fatto a maggio. Miglioramenti anche significativi: per dire un dato, nell'ultimo weekend di giugno abbiamo avuto più di 7 mila persone in due giorni, e quando avevamo iniziato queste persone le avevamo viste forse in due settimane. Quindi direi che un po' di segnali di miglioramento ci sono, certo i dati rispetto al 2019 sono diversissimi però cominciamo a vedere un po' di luce. Sicuramente - ha conlcuso Pravadelli - speriamo in una estate un po' più positiva".

"L'aria di ripresa c'è, i numeri sono ancora esigui però se confrontati con quelli del 2019. Meglio sperare che non avere niente, il 2019 era stato un bell'anno", ha confermato anche Fedele Confalonieri, presidente della Veneranda Fabbrica del Duomo.

Il turismo tornerà a livelli standard tra il 2022 e il 2024

Sul fronte turistico, secondo la ricerca "Your next Milano" presentata dal centro studi di Assolombarda e Milano&Partners, nel 2020 sono stati appena due milioni e 200 mila gli arrivi nella città metropolitana: -73% rispetto al 2019. I passeggeri in arrivo o in partenza dagli aeroporti di Milano sono stati invece 13 milioni e 300 mila, rispetto agli oltre 49 milioni nel 2019. Sarà il 2024 l'anno in cui il turismo a Milano tornerà ai livelli pre covid.

Dati impietosi determinati ovviamente dal lockdown e dalle forti limitazioni negli spostamenti. Le prospettive dicono che il turismo dall'Italia tornerà ai livelli pre covid nel 2022, mentre quello internazionale dovrà attendere il 2024. Tuttavia Milano si conferma città universitaria: crescono infatti del 5,6% le iscrizioni di studenti internazionali negli atenei milanesi per l’anno 2020/2021, pari a 5.400 studenti stranieri in più. La pandemia non arresta dunque il rapido processo di internazionalizzazione del polo universitario milanese degli ultimi anni, che già nel 2019 concentrava 14.600 studenti internazionali, con un’incidenza del 6,7% sul totale degli studenti iscritti.

Il futuro di Milano si gioca dunque su attrattività e inclusività, visti come asset strategici da adattare al nuovo contesto, verso imprese, capitali, govani, turisti. 

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