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Economia

Produzione industriale in Lombardia: è peggiore della crisi del 2009

I dati diffusi da Unioncamere sul secondo trimestre 2020: produzione industriale e artigianale giù

Produzione industriale in netto calo in Lombardia nel 2020, ovviamente a causa dell'emergenza sanitaria da covid e del relativo lockdown. Il secondo trimestre 2020 registra un -12,7% rispetto al primo trimestre, e ben -20,7% rispetto al secondo trimestre del 2019. Simile l'andamento per l'artigianato con -24,3% tra i secondi trimestri 2019 e 2020. L'indice della produzione industriale oltrepassa il punto di minimo registrato nella crisi del 2009, scendendo fino a quota 87,7 (dato destagionalizzato) annullando gli effetti positivi dell'andamento dell'ultimo decennio.

Per le aziende artigiane l'indice della produzione cala a quota 74,7 (dato destagionalizzato, base anno 2010=100), nuovo punto di minimo della serie, allontanandosi ancor più dal recupero che sembrava vicino a fine 2019.

I dati sono stati comunicati da Unioncamere Lombardia nella consueta conferenza stampa al termine di ogni trimestre produttivo.

All'incontro ha partecipato anche l'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Mattinzoli, che ha fatto il punto sull'attività di Regione in questo complicato momento per l'economia regionale a seguito dell'emergenza covid-19. "Regione Lombardia ha attivato una serie di misure. Ne ha attualizzate altre e ha compiuto un'opera di monitoraggio, giorno per giorno, in una situazione che è sempre in evoluzione. Quello che abbiamo cercato di fare con i nostri pacchetti di intervento - ha spiegato Mattinzoli - è di adeguare il più possibile gli interventi rispetto alle esigenze che ci sono state prospettate dal mondo produttivo in stretta collaborazione con Unioncamere Lombardia".

Effetto covid, ma non solo

"C'è da dire - ha spiegato ancora Mattinzoli - che il 70% dei problemi esisteva prima dell'emergenza covid-19, la crisi sanitaria li ha ingigantiti e ne ha portati di nuovi. È per questo che noi abbiamo proseguito nella nostra politica del dialogo con le categorie. Come, ad esempio, abbiamo fatto integrando, con nuove e importanti risorse, il bando 'Io riapro Sicuro' proprio su indicazione del tessuto imprenditoriale".

Mattinzoli ha poi puntato l'indice sui 56 miliardi di "residuo fiscale" della Lombardia (la differenza tra quanto i cittadini versano allo Stato sotto forma di imposte e quanto viene "restituito" alla Regione) spiegando che "servirebbero per dare impulso alla locomotiva lombarda che se si ferma, tutto il Paese ne soffre".

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