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Economia

Derivati, accordo tra Palazzo Marino e banche. 120 milioni il "tesoretto"

Il Comune e diverse banche hanno chiuso un accordo transattivo per lo stop sul contenzioso sui fondi a rischio. Parte del "tesoretto" sarà usato per non aumentare l'Irpef

Il Comune di Milano e DepfaBankPlc., DeutscheBank AG,JPMorgan Chase Bank, N.A., UBS Limited, J.P. Morgan Securities Ltd e UBS Italia Sim S.p.A. hanno perfezionato nei giorni scorsi un accordo transattivo che ha comportato la chiusura del derivato in essere sui tassi di interesse. L’accordo si è perfezionato e ha avuto esecuzione sui mercati finanziari questa mattina, esecuzione avvenuta alla presenza della Giunta riunita in seduta straordinaria, con la partecipazione e il supporto degli advisor finanziari indipendenti del Comune.

La recente fase di mercato, caratterizzata da tassi decrescenti, ha reso possibile,grazie alla struttura originaria dell’operazione e alla disponibilità delle quattro banche, l’estinzione anticipata del derivato in essere sui tassi di interesse, con l’emersione di un valore positivo (mark to market) significativamente favorevole per il Comune. I proventi della liquidazione di tale valore di smobilizzo sono stati depositati dal Comune presso le quattro banche, vincolati a garanzia delle altre componenti dell'originaria operazione in derivati. Una significativa parte di tali proventi - pari a due terzi del totale-  è stata investita dal Comune in un portafoglio di titoli di stato italiani.

Gli investimenti in BTP ele residue disponibilità liquide saranno resi disponibili al Comune secondo un piano di rilascio elaborato in funzione delle residue obbligazioni del Comune ai sensi dello Swap di Ammortamento e del CDS ancora in essere,un piano di rilascio che tiene conto dell'esigenza di utilizzare parte di tali somme per il servizio del debito del Comune.

In conseguenza di tale risoluzione  l'indebitamento del Comune relativo al Bond emesso con cedola 4.019% nel giugno 2005  - 1,685 miliardi di Euro in scadenza nel 2035 - torna ad essere a tasso fisso, ad un livello inferiore alle attuali condizioni di indebitamento di pari durata. In base all'accordo raggiunto, le quattro banche hanno anche riconosciuto al Comune, a titolo transattivo, sulla base di reciproche concessioni, a fronte della rinuncia da parte di quest'ultimo a tutte le iniziative giudiziarie attualmente pendenti in sede civile e penale in Italia e innanzi ai tribunali inglesi ad ogni futura pretesa e senza ammissione di responsabilità alcuna da parte delle quattro banche, uno sconto volto a ridurre i costi complessivi dell’operazione.

In considerazione dell'accordo transattivo raggiunto, il Tribunale di Milano, con il parere favorevole della Procura, ha disposto il dissequestro delle somme oggetto del provvedimento cautelare emesso nel 2009 durante le indagini condotte dal pm Alfredo Robledo. Il testo definitivo dell'accordo e le condizioni economiche dello stesso sono stati approvati dai competenti organi deliberanti del Comune e la documentazione contrattuale è stata preventivamente trasmessa al MEF come prescritto dalla vigente normativa di settore. L'accordo transattivo ed il conseguente smobilizzo della componente positiva del derivato IRS sui tassi di interesse, fanno seguito ad una trattativa avviata alla fine dello scorso anno e che aveva dato luogo ad un’ipotesi di accordo approvato dalla Giunta nel mese di febbraio, seguita a pochi giorni di distanza da una delibera del consiglio comunale relativa alla costituzione di garanzie sull’operazione. L'accordo raggiunto è stato reso possibile da un clima di crescente collaborazione tra le quattro banche e il Comune.

Tale clima, particolarmente apprezzato dal Comune di Milano, ha permesso a quest’ultimo di cogliere l'opportunità offerta dall'attuale momento di mercato per migliorare la propria situazione economica, finanziaria e contabile.

Tale operazione consentirà infatti al Comune di contabilizzare entrate pari a 455 milioni di euro, di cui 40 milioni disponibili per la parte corrente del bilancio 2012. A ciò si aggiungeranno negli anni prossimi, a favore del Comune, gli interessi attivi sulle somme investite, interessi registrabili come future entrate correnti. L’operazione consente anche uno smobilizzo per il 2012 di 80 milioni di euro, ora vincolati in un fondo rischi sui derivati e da oggi destinabili a nuovi investimenti per la città. 

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