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Economia

Secondo Altroconsumo Esselunga fa la migliore polpa di pomodoro

La rivista specializzata ha analizzato in laboratorio 28 conserve vendute nei supermercati italiani

La miglior polpa di pomodoro in commercio è quella Esselunga. È quanto emerge dalla classifica stilata da Altroconsumo che nei giorni scorsi ha confrontato 28 conserve vendute nei supermercati italiani, in particolare 8 passate e 20 polpe di pomodoro.

La polpa venduta nell'azienda fondata da Bernardo Caprotti ha totalizzato 74 punti (su una scala da 1 a 100) e secondo Altroconsumo è il prodotto con il miglior rapporto qualità prezzo, dato che costa al massimo 1,40 euro. Buono il giudizio sui parametri che misurano la qualità del pomodoro, così come la valutazione all’assaggio. Medaglia d'argento - a parimerito - per le polpe di pomodoro Casar, De Rica, Viviverde Coop e Ortolina; i preparati hanno totalizzato un punto in meno rispetto alla polpa Esselunga. Medaglia di bronzo, infine, per la polpa di pomodoro De Cercco che ha guadagnato "solo" 70 punti su 100.

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La classifica delle migliori passate di pomodoro

Sul fronte delle passate di pomodoro, invece, in cima alla classifica ci sono Mutti e Alce nero, le loro conserve sono state considerate le migliori del test con un punteggio di 71 su 100. Segue Petti (69), Conserve della Nonna e Cirio (67). Il titolo di miglior rapporto qualità/prezzo, invece, è finito a La Torrente che, tuttavia, ha ottenuto una valutazione di 63 punti.

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Come è stata stilata la classifica

Attraverso una nota Altroconsumo ha spiegato che "marche e modelli sono selezionati in modo da coprire il più possibile il mercato. Tutti i campioni sono acquistati nei normali punti vendita, inviati ai laboratori e testati in forma anonima".

Del campione, è stata testata la qualità della materia prima – rapporto degli zuccheri, residuo ottico (per le passate) e residuo secco (per le polpe), pH, acido lattico – risultata di ottimo o buon livello in tutte le conserve; anche l’igiene, valutata attraverso la ricerca di muffe e l’esame che verifica la presenza di impurità (filth test), ha avuto nel complesso esito eccellente; riguardo ai pesticidi, su più di 400 sostanze ricercate, in solo 4 prodotti ne è stata rilevata una presenza irrisoria. Il sale, dal momento che si tratta di cibi da dover cucinare e condire, non è considerato un ingrediente essenziale. Infatti, non è aggiunto nel 50% delle polpe e nel 25% delle passate che fanno parte dell’indagine. L’acqua aggiunta è un’altra componente di rilievo, di norma vietata all’interno delle passate – i risultati non ne registrano traccia –, ma consentita nelle polpe. In queste ultime è stato verificato anche il peso sgocciolato del pomodoro, che non deve risultare inferiore al 50% del peso totale. "Tutte le polpe dell’indagine rientrano negli standard", ha precisato la rivista.

Il pomodoro, comunque, rimane una questione prettamente italiana. La produzione del pomodoro industriale è diminuita del 10% nel 2022 rispetto allo scorso anno, passando da 6 milioni di tonnellate a 5,4. Nonostante ciò, l’Italia resta al secondo posto nella classifica mondiale dei produttori di pomodoro – mentre si aggiudica il primo posto nella produzione di conserve.

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