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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Feltre

Executive coaching: anatomia di un amministratore delegato

In inglese si chiamerebbe CEO (Chief Executive Officer) e rappresenta il capo dell’azienda. Possono sembrare "alieni", in realtà sono persone come noi...

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

In inglese si chiamerebbe CEO (Chief Executive Officer) e rappresenta il capo dell'azienda. Da noi il suo pari grado si chiama A.D. (Amministratore Delegato) e, per guidare l'azienda, deve possedere alcune caratteristiche fondamentali. Visti dal basso (nel senso gerarchico del termine) possono sembrare non uomini ma "alieni" dotati di poteri sovrumani, ma in realtà sono persone come noi che però, a causa del ruolo che ricoprono e delle responsabilità che gravano sulle loro spalle, necessitano di qualità e abilità particolari.

Non sono stato A.D., ma ho diretto comunque una azienda italiana riportando ad un A.D. e nella mia esperienza aziendale ho visto da vicino molti amministratori delegati di società italiane ed estere. Con alcuni ho anche condiviso periodicamente budget e business plan, come nel caso di Steve Ballmer, CEO di Microsoft dove ho lavorato per 10 anni o Umberto Paolucci A.D.della filiale italiana di Microsoft. Stando a stretto contatto con questi uomini, ho avuto l'occasione di studiare da vicino abitudini, carattere, modalità di comunicazione, metodi di lavoro, organizzazione del tempo, spostamenti logistici, abbigliamento e tanti altri aspetti della loro vita.

Pur appartenendo a culture e ambienti molto diversi, credo che ci sia un comune denominatore fra i CEO e gli A.D. di successo. Aspetti che mi hanno colpito e che credo possano aiutare tutti voi ad essere più efficienti in azienda epiù apprezzati da capi e collaboratori.

Ecco alcuni consigli di Federico Grianti, titolare di The Next Step (https://thenextstep.it) che potete mettere in pratica da subito:

1) Sveglia mattutina: un'abitudine frequente è quella di alzarsi molto presto, intorno alle 6:00 o anche prima. Per fare cosa? Molti per fare ginnastica (vedi punto successivo);

2)Attività fisica: va messa in agenda come un appuntamento di lavoro. Senza una corretta ossigenazione del proprio fisico la mente non può reggere ore di lavoro, stress e viaggi continui;

3) Maniacale gestione del tempo: nessun minuto è sprecato. L'assistente è una figura strategica e fondamentale nella loro vita per aiutarli a massimizzare ogni singolo minuto della loro giornata. Vivono le stesse nostre 24 ore, ma sembra che facciano cose come se la giornata durasse 30 ore…

4) Comunicazione eccellente, con tutti: non solo con i propri manager ma con tutta l'azienda. Si tratta di uno stile di comunicazione che riflette lo stile della persona, sempre estremamente corretto, misurato e adatto al contesto in cui si parla.

5) Alimentazione: per essere efficienti e lucidi è basata su frutta, verdura e un uso moderato di carboidrati. Bevande alcoliche proibite nell'ambito del lavoro. I pranzi anche di lavoro non sono mai trascurati dal punto di vista della qualità del cibo e in generale prestano molta attenzione ad avere sufficienti energie per far fronte a tutte le occasioni di business. Da notare il frequente bere di acqua, per una corretta irrorazione del cervello.

Questi sono solo alcuni spunti che caratterizzano la vita di chi ha scelto di fare questa faticosa attività.

Domanda di coaching: quale di questi punti potreste iniziare a introdurre nella vostra vita per migliorare le vostre abilità manageriali?

 

 
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