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Economia

Secondo fallimento in un anno: i lavoratori cercano un imprenditore per rilevare l'azienda

Succede alla ex Cesare Bonetti. I lavoratori hanno manifestato sotto alla Regione

Prima il rischio del fallimento, poi il concordato preventivo per il rilancio dell'azienda. La Cesare Bonetti di Garbagnate Milanese era l'azienda leader nel settore delle valvole e dei misuratori magnetici. Avrebbe potuto tornare a esserlo dopo il salvataggio della scorsa primavera, anche perché la nuova cordata "aveva acquisito anche un significativo portafoglio di ordini", precisano dalla Fiom. Ma l'epilogo è stato diverso: il nuovo gruppo dirigente ha inviato al tribunale la domanda di fallimento. 

E i 103 lavoratori della Cb international, questo il nuovo nome dell'azienda, temono per il loro futuro:  giovedì 9 novembre, mentre dipendenti e sindacato in assemblea discutevano della situazione dell’azienda, il presidente ha “restituito” la Cb ai curatori fallimentari e, contemporaneamente, i lavoratori sono stati sospesi dalla retribuzione e dalla contribuzione. Tradotto? Niente stipendio.

Ma gli operai non vogliono rassegnarsi: stanno cercando un nuovo imprenditore interessato a rimettere in attività lo stabilimento, ma il tempo stringe. "Ben diversa sarebbe oggi la situazione se gli ultimi interventi nel campo degli ammortizzatori sociali non avessero eliminato un ulteriore periodo di cassa integrazione: avere un anno in più avrebbe voluto dire avere il tempo per trovare una soluzione positiva, mentre ora il tempo stringe", si legge in una nota diramata dalla Fiom. Nella mattinata di mercoledì 15 novembre i lavoratori della ex fabbrica di Garbagnate hanno manifestato davanti al palazzo della Regione chiedendo "a chi avrebbe il dovere di agire per risolvere i problemi, di incontrarli e discutere con loro", conclude la Fiom.

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