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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Fase 3 del risparmio: i milanesi in cerca di protezione e rendimento

Massimiliano Melegari (Banca Generali Private): “Durante il lockdown, i milanesi hanno accumulato troppa liquidità sui conti correnti. Oggi bisogna guardare alle nuove opportunità per liberarla puntando su decorrelazione e diversificazione”

Archiviata – si spera definitivamente – la fase acuta della pandemia, i milanesi tornano lentamente alla vita di tutti i giorni e iniziano a tracciare un primo bilancio sugli effetti provocati dalla crisi sui patrimoni familiari. Il crollo dei mercati dello scorso marzo seguito alla diffusione del Covid-19 aveva infatti indotto i risparmiatori meneghini ad accumulare risparmi sui conti correnti, nel timore che questi possano servire qualora la situazione torni ad aggravarsi.  

Gli esperti, però, suggeriscono che il graduale ritorno alla normalità e le interessanti opportunità d'investimento che si profilano all’orizzonte rappresentano una occasione da non perdere per provare a ripartire anche sul fronte del risparmio.

Milano: crescono i depositi in banca

Secondo le ultime rilevazioni di Bankitalia, nel solo mese di marzo 2020 – ovvero nel momento clou della pandemia – gli italiani hanno versato sui conti correnti la bellezza di 16,8 miliardi di euro: un dato impressionante che fa segnare un incremento del 254% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E tra i risparmiatori più prudenti ci sono stati proprio i milanesi, complice la difficile situazione che ha investito il capoluogo lombardo.

Milano e la Lombardia sono tra le aree più colpite dalla pandemia e questo ha portato i risparmiatori a cercare protezione nella liquidità” – commenta Massimiliano Melegari, Area Manager di Banca Generali Private in Lombardia, che aggiunge – “nell’ultimo mese, però, i mercati finanziari hanno mostrato forti segnali di ripresa. Oggi la prudenza resta un mantra, ma ci sono spiragli per intercettare opportunità di rendimento con strategie attente e diversificate che possono portare ritorni interessanti”.

Investire a lungo termine

Ma quali sono gli strumenti giusti per investire in questo momento? Gli esperti sembrano avere le idee chiare: serve puntare su decorrelazione e diversificazione così da mantenere un approccio protettivo che consenta comunque di raggiungere rendimenti nel lungo periodo. Nonostante la fase acuta dell’emergenza sanitaria sembri finalmente alle spalle, infatti, il contesto generale rimane ancora ricco d'incognite. Le analisi di Confindustria stimano un contraccolpo per il Pil italiano tra l’8 e il 12% nel 2020. Una scenario fortemente negativo che sembra interessare anche il resto d’Europa e gli Stati Uniti, come evidenziano le previsioni a livello internazionale.

Gli importanti piani di sostegno all’economia messi in atto ad Governi e Banche Centrali stanno spingendo i mercati a recuperare il terreno perduto e stanno generando nuove opportunità di lungo periodo. Mi riferisco in particolare al mondo delle tradizionali gestioni, ma anche in quello d'innovative soluzioni d'investimento a supporto dell’economia reale che sono in grado di garantire rendimenti alternativi e allettanti per i profili di rischio più prudenti” conferma Melegari.

Gli strumenti su cui puntare

Le opportunità, quindi, sembrano non mancare ma è bene scegliere con attenzione gli strumenti su cui puntare. Nelle ultime settimane, i più attenti operatori finanziari stanno rimodulando la propria proposta per venire incontro al nuovo contesto con soluzioni ad hoc per i risparmiatori. In questo senso, si registra un forte aumento di proposte di contenitori gestiti, assicurativi e finanziari, con portafogli modello che prospettano rendimenti a 3 e 5 anni, ovvero in un arco di tempo in cui ragionevolmente i risparmi possono essere tenuti al sicuro senza che le famiglie entrino in crisi di liquidità. Un altro strumento adatto al rinnovato contesto è rappresentato dagli investimenti progressivi (piani di accumulo) che consentono di entrare sui mercati gradualmente nel tempo, mitigando così sia il livello di rischio che quello dei prezzi. Un’altra opportunità di diversificazione, storicamente molto amata dai milanesi, è rappresentata poi dalla classica gestione separata e dagli investimenti assicurativi tradizionali di ramo primo. Infine, un ulteriore passo avanti nelle proposte di rendimenti interessanti a medio periodo è offerto da quelle a supporto delle imprese e del sistema: un tema che sta molto a cuore ai milanesi e la cui richiesta è fortemente aumentata durante i mesi di pandemia.

La crisi ha reso i milanesi ancora più consapevoli del ruolo attivo che possono ricoprire nel più ampio quadro di spinta alla ripresa del motore economico del nostro Paese. Non mi stupisce quindi che oggi sempre più clienti ci chiedono l’accesso a soluzioni che abbiano un collegamento concreto con l’economia del territorio. Per questo motivo credo che strumenti come le cartolarizzazioni o i prodotti illiquidi, se declinati con le giuste coperture, possono rappresentare una scelta vincente per coniugare benefici all’investitore e a quelli per l’economia” conclude Melegari.

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