
Fase 2, Confcommercio di Milano: "Ogni giorno di chiusura mette a rischio le imprese"
Il presidente della Confcommercio di Milano ha chiesto un incontro con il premier Giuseppe Conte
Nessuna apertura (almeno per i primi giorni della Fase 2) per negozi e ristorati. E la Confcommercio di Milano ha lanciato l'allarme. "Ogni giorno di chiusura in più produce danni gravissimi e mette a rischio imprese e lavoro. In queste condizioni diventa vitale il sostegno finanziario alle aziende con indennizzi a fondo perduto che per adesso non sono ancora stati decisi", ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della confederazione milanese dei negozianti.
L'associazione, nella mattinata di lunedì 27 aprile, a poche ore dal discorso del premier Giuseppe Conte, ha chiesto un incontro con il primo ministro "per discutere di due punti: riaprire prima e in sicurezza; mettere in campo indennizzi e contributi a fondo perduto a favore delle imprese".
Fontana: "Rischia di scomparire un intero comparto"
Sul tema del commercio è intervenuto anche il presidente della Regione, Attilio Fontana ospite a Centocitta su Radio1. Per quanto riguarda "negozi, bar, ristoranti, è tutta una situazione che rischia di far scomparire un intero comparto. Un'intera sezione della nostra economia rischia di essere travolta. Sono stato sempre molto rigido nel momento in cui era necessario essere rigidi e sono anche stato preso in giro per questa rigidità, adesso bisogna cercare di capire fino a che punto possiamo andare e dobbiamo cercare di adottare anche qualche atteggiamento un po' coraggioso".