Arriva il ciclone Imu: balzello da mille euro per la prima casa
Era Ici (Imposta comunale sugli immobili), si traveste da Imu (Imposta municipale unica): il senso non cambia. A Milano si pagherà dai 200 ai 1.000 euro in più. La differenza? La fa il Comune
Il sindaco Giuliano Pisapia mette le mani avanti: "E' vero, come giunta dovremo prendere decisioni dolorose. Purtroppo la manovra del governo si abbatterà anche sui Comuni". Riccardo De Corato (consigliere comunale Pdl), invece, invita Palazzo Marino "a non aggiungere tasse alle tasse decise da Monti".
Ma per l'anno venturo, volente o nolente, i milanesi per la propria casa qualcosa in più dovranno sborsare. Non c'è più l'Ici (Imposta comunale sugli immobili), abolita dal governo Berlusconi nel 2008, ma arriva l'Imu (Imposta municipale unica): una tassa sulla prima casa che farà lievitare anche il balzello sulle seconde, terze, quarte abitazioni.
CAPPATO: INTERROGAZIONE SUI PRIVILEGI DELLA CHIESA
A Milano il conto è presto fatto: secondo un'elaborazione de Il Giorno, per un trilocale in un'elegante in una zona semicentrale (Porta Romana?) si potrebbero pagare in più annualmente da circa duecento euro a mille euro. Questo, ovviamente, tenendo conto del valore catastale rivalutato del 60%, altra novità introdotta dal governo Monti.
Non solo: aumenterà anche l'imposta se la casa è solo residenza e non domicilio del contribuente: si potrà arrivare fino a novecento euro. La forbice dell'Imu è a totale appannaggio del Comune di Milano: secondo il decreto, potrà alzare l'asticella dell'aliquota di riferimento del 2 x mille, rispetto alla base del 4 x mille. Bruno Tabacci, assessore al Bilancio, non ha ancora mostrato le intenzioni della giunta. De Corato invoca "la sobrietà" balzellare; ma questo gettito potrà essere, è inutile girarci intorno, una manna per le casse comunali.
