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Economia

Fits! (Banca Prossima): in una "Impact night" innovatori e imprenditori sociali

Ieri, presso Base Milano l’incontro con i protagonisti della nuova economia promosso da FITS! - Fondazione per l’Innovazione del Terzo Settore

Si è svolta ieri sera la prima edizione di The Impact Night, una serata di racconti e confronti tra operatori del mondo non profit, organizzata da FITS! – la Fondazione per l’Innovazione del Terzo Settore di Banca Prossima – Gruppo Intesa Sanpaolo. StartUp, Social Innovation, Infrastrutture Generative e Comunità di Impresa si sono ritrovate insieme presso Base Milano, per raccontare alcuni dei più innovativi progetti di sostenibilità sociale attivi in Italia: oltre venti casi di economia d’impatto che in questi anni sono stati accompagnati dalla Fondazione. I racconti, fatti in prima persona dagli imprenditori sociali, si sono alternati a momenti di riflessione e di intrattenimento.

Al centro i business case a metà fra mondo delle imprese ed economia sociale, che rappresentano sfide originalissime nei settori più diversi: salute e benessere, servizi pubblici locali, energia, educazione, servizi alle imprese, economia in carcere, sport, agricoltura. Tra le StartUp: SBM, una società che produce farmaci con molecole naturali; Fincare, un’impresa costituita tra le Misericordie e partner industriali e finanziari che mette a disposizione veicoli per il trasporto sanitario con le modalità dell’affitto a lungo termine; Confartigianato Welfare, una realtà che garantisce alle PMI Italiane l’accesso ai servizi di welfare aziendale; Music Innovation Hub, la prima piattaforma indipendente per lo sviluppo dell’industria musicale italiana; Torre di Matera, un nuovo contenitore culturale nato dal recupero di un’antica torre di avvistamento nel cuore della città dei Sassi per dare vita ad uno spazio espositivo e di produzione artistico-culturale; Invictor Led, un'azienda che produce lampade a led all'interno del carcere di Opera, offrendo un'opportunità di lavoro ai detenuti, anche dopo il ritorno alla libertà; Energy Plus, un micro-impianto per la produzione di biometano dalla frazione umida dei rifiuti urbani; Tecnocanapa, che realizza macchine agricole innovative da utilizzare nei campi di coltivazione della canapa, agevolando la coltivazione e la trasformazione, per attivare la filiera della canapa nel tessile e nell’edilizia.

Per la Social Innovation: la Fondazione Trapianti che promuove un’iniziativa per aumentare nel Paese il numero dei trapianti di organi e ridurre i costi per il SSN; Ospedal Grando, il primo veicolo “impact” nato da un investimento infrastrutturale a impatto sociale in Italia; ITS, che propone nuovi strumenti finanziari a supporto della formazione tecnica; 2121, con il suo nuovo modello di gestione alternativa della pena; il progetto “La favola di Pollicino”, dedicato all’accoglienza di minori stranieri non accompagnati con modalità innovative di welfare. Per le Infrastrutture Generative: Area Expo, il più grande laboratorio di innovazione sociale nel Paese, in collaborazione con l’australiana Lendlease, per una sperimentazione a 360° di tutti gli strumenti di shared value; Sei Toscana, prima Utility Italiana del waste management, per la riduzione dell’impronta ambientale e la valorizzazione dell’impatto sociale; Community Power, per la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili con approccio comunitario per l’inclusione delle aree marginali del Paese. Per le Comunità di Impresa: RIBES, l’unica rete nazionale italiana operante in campo socio-sanitario; Generativa, network per la gestione di servizi ambientali ed energetici a impatto sociale; il Comitato “Officina Dopo di Noi”, nato per diffondere e attuare i contenuti della legge per l’assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare; Travelability, rete con l’obiettivo di rendere più accogliente il nostro Paese a persone fragili; l’Associazione Palermo Mediterranean Gateway, che si propone di realizzare a nel capoluogo siciliano un ambiente dedicato allo sviluppo di progetti di innovazione sociale attraverso l’arte e la cultura, creando valore condiviso per il territorio e la comunità. Nata nel 2011 per accompagnare le imprese del terzo settore cui è dedicata Banca Prossima (la Banca di Intesa Sanpaolo specializzata nel nonprofit) la Fondazione ha il compito di supportare associazioni, cooperative sociali, fondazioni, opere sociali religiose con servizi innovativi che ne aumentano l’efficienza e la sostenibilità.

La Fondazione è un soggetto aggregatore di esperienza e catalizzatore di competenza che interviene nella progettazione, promozione e sviluppo di sistemi di rete tra imprese nonprofit e forprofit e nell’identificazione di modelli innovativi di welfare comunitario. Banca Prossima conferma nei primi mesi del 2018 la sua leadership nel mercato dell’economia sociale e la costante crescita che la accompagna fin dalla fondazione. Rispetto ai primi mesi del 2017: +14% nel credito a medio lungo termine, +4.5% di raccolta diretta, +5% di clienti (superata quota 63.000), +7% di ricavi complessivi, per un risultato netto di oltre +30%. “Le idee sono la grande forza del nostro Paese. In tutta Italia abbiamo trovato uomini e donne con progetti capaci di migliorare la vita delle persone e, con essa, del Paese. La Fondazione Fits! Si è posta accanto a questi innovatori del sociale, lavorando insieme a loro per far crescere le idee, accompagnandoli nel percorso che oggi li vede imprenditori sociali. E i dati ci confermano la sostenibilità anche economica dei loro progetti”, commenta Roberto Leonardi, Segretario Generale di FITS! - Fondazione per l’Innovazione del Terzo Settore. Marco Morganti, Amministratore Delegato di Banca Prossima, dichiara: “Con questa Impact Night abbiamo voluto raccontare la storia di Banca Prossima, una vera e propria banca “impact”. A distanza di dieci anni dalla nostra nascita possiamo fare un’affermazione basata sui fatti: nella economia sociale c’è sostenibilità, con una qualità di credito molto buona, anche oltre i limiti dei modelli di rating, dove incontriamo i “primi esclusi”. In questi anni il nostro modello ha funzionato, realizzando lo scambio tra un minor rendimento del capitale e una maggiore inclusione nel credito. Questo modello diventa oggi un pezzo costitutivo del funzionamento di Intesa Sanpaolo, perché è nato “Fund for impact”, un fondo di 250 milioni di euro per coprire la rischiosità di prestiti pari a 1.250 milioni di euro a soggetti che sarebbero tradizionalmente esclusi dal credito. Credo che abbiamo introdotto un cambiamento molto significativo nell’economia, anni prima che si parlasse di impact. E, come abbiamo potuto vedere dalle idee proposte stasera, questo cambiamento sta contagiando la banca e tutta l’economia”.

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