Indagine a Milano su Netflix: «Ricavi milionari ma non paga le tasse»
L'indiscrezione: aperto un fascicolo contro ignoti
Il colosso dell'internet tv Netflix sarebbe sotto indagine a Milano: la procura meneghina avrebbe aperto un'inchiesta contro ignoti. L'accusa sarebbe quella di non pagare le imposte sui profitti realizzati in Italia. Non risulterebbe indagato nessuno perché manca una sede italiana (e dunque una persona di riferimento) da "perseguire".
Se non c'è una sede fisica, però, la procura e la guardia di finanza avrebbero definito una "stabile organizzazione materiale" (come riferisce il Corriere) non reale ma occulta, fatta non di uffici e personale ma di cavi in fibra ottica e server, al limite delocalizzati (nel caso di Netflix, tutto parte dall'Olanda) ma che servono comunque il territorio nazionale.
Lo streaming di contenuti che necessitano di banda larga è ancora un settore pionieristico in Italia, dove le infrastrutture necessarie sono arrivate più tardi che nel resto d'Europa. Si tratta quindi di un mercato piuttosto giovane e, quindi, con ampi margini di crescita: gli abbonati alle varie piattaforme, per intenderci, erano passati da 2,3 a 5,2 milioni in un anno (giugno 2017 - giugno 2018).
Obiettivo 2 milioni di abbonati
Parlando solo di Netflix, il colosso ha toccato quota un milione e mezzo di abbonati in Italia a fine 2018, mentre punta a superare il tetto di due milioni a fine 2019.