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Economia

Cotroneo, segretario della Uiltrasporti Lombardia: "La fusione tra ATM e Trenord finirà con un nulla di fatto"

L'intervista

Nel numero di Mobility Magazine di questa settimana è stata pubblicato l’intervista al segretario della Uiltrasporti Lombardia, Angelo Cotroneo, sulla situazione del TPL nella regione e la paventata fusione tra Trenord e ATM.

Cotroneo, da un punto di osservazione privilegiato, quello del sindacato milanese, ritiene che ogni possibile ipotesi di integrazione, se non di fusione societaria, tra Trenord e ATM sia definitivamente evaporata?

"Ritengo assai probabile che finirà con un nulla di fatto. Fondamentalmente penso che gli attori principali ci abbiano anche provato ma senza crederci abbastanza. Evidente il riferimento alla Regione Lombardia e al Comune di Milano, che avendo interessi amministrativi distinti e orientamenti politici differenti, hanno a più riprese annunciato una manifestazione di interesse, che puntualmente si infrange in una realpolitik fatta più di concorrenza che non di interessi generali. Ciò non è sicuramente positivo anzi rappresenta un elemento di debolezza per la qualità dei servizi collettivi. Se non si trova il coraggio di andare con convinzione oltre gli annunci, si archivi il progetto senza che ciò debba rappresentare malagestione. Il progetto di per se è altamente impegnativo e non è scontato che produca necessariamente risultati virtuosi. Purtroppo negli anni a Milano la politica dei trasporti si è concentrata sull’area urbana, e periurbana, a fronte di una discontinuità con i Comuni del circondario che è venuta meno e che oggi rappresentano un tutt’uno riconducibile alla Città metropolitana. Una integrazione ATM, TRENORD, al di la degli assetti Societari, potrebbe rappresentare una straordinaria integrazione modale con un importante efficentamento della rete dei servizi di trasporto pubblico".

Regione Lombardia ribadirà la preferenza per la concessione in-house. Cosa ne dice il sindacato, e la Uiltrasporti in particolare?

"Nuove gare ma anche nuovo materiale rotabile (per il quale si stanno espletando le relative gare). Qual è la situazione Trenord? Ai fini della stabilità e certezza indispensabili a Trenord, auspichiamo che Regione Lombardia decida al più presto cosa vuole fare e come muoversi. Trenord ha necessità di certezze per poter pianificare ed effettuare gli investimenti necessari sia per acquistare parte del materiale rotabile e sia per agire con azioni mirate a migliorare la qualità del servizio nel breve/medio e lungo periodo. L’assegnazione in-House è una realtà positiva che è stata adottata già dalla stragrande maggioranze delle regioni italiane che hanno rinnovato il contratto di servizio su ferro con Trenitalia che si è impegnata a fare ingenti investimenti per l’acquisto del materiale rotabile di nuova generazione. Infatti in alcune Regioni già circola il materiale rotabile di proprietà Trenitalia. Pertanto riteniamo che la strada migliore per avere un servizio di trasporto ferroviario efficiente sia quello dell’affidamento diretto, almeno in questa fase. L’eventuale gara non migliora all’improvviso la qualità del servizio. I fatti dimostrano invece che nelle Regioni che hanno scelto la strada della continuità con Trenitalia negli ultimi due anni c’è stato un miglioramento sia della qualità del servizio e sia della puntualità. Ovviamente un trasporto migliore ed efficiente è direttamente legato anche alla qualità e quantità delle infrastrutture. Serve intervenire per decongestionare il nodo di Milano e non solo, bisogna mettere in campo risorse fresche da parte del Governo per consentire il raddoppio del binario di quelle linee che ancora oggi sono servite dal “binario unico” come ad esempio la Codogno-Mantova e la Lecco-Tirano. Oggi in Lombardia circolano 2300 treni nell’arco delle 24 ore che servono 740 mila clienti, pertanto, tenendo conto che il 40% dei materiali ha oltre 40 anni di vita diventa difficile, a queste condizioni, garantire una certa qualità del servizio specialmente nei mesi maggiormente critici della stagione estiva ed invernale. Regione Lombardia nei mesi scorsi ha approvato lo stanziamento di una ingente somma per l’acquisto di nuovo materiale rotabile, credo che i primi treni, se tutto va bene, si vedranno non prima della fine 2019 inizio 2020. Quindi occorrono interventi straordinari e immediati per dare una risposta rapida ai clienti/pendolari, visto anche il continuo aumento della richiesta di trasporto. E proprio a tal proposito abbiamo appreso con buona soddisfazione che il CdA di Trenord ha approvato,nell’attesa del nuovo materiale rotabile, un piano eccezionale per circa 278 carrozze che saranno oggetto di revamping, ossia un vero e proprio restyling".

A breve si apre la stagione dei rinnovi contrattuali, un tema assai scottante e di forte polemica tra chi propugna un contratto unico per le attività ferroviarie e chi vede nella separazione tra ferrovieri e autoferrotramvieri, o magari lavoratori della logistica la possibilità abbassare il costo lavoro. E’ in arrivo una stagione di tensioni sindacali?


"Una regola comune, a mio avviso, può essere utile a tutti. Un contratto nazionale del settore ferroviario oggi già esiste ed è quello delle AF/Mobilità, sottoscritto da parte sindacale da tutte le Organizzazioni Sindacali ma da parte datoriale solo dall’Associazione Agens, perché le aziende aderenti ad altre Associazioni datoriali lo ritengono antieconomico, ovvero, con contenuto normativo e di inquadramento non corrispondente alle loro reali esigenze. Non possiamo, quindi, non richiedere a gran voce che si debba arrivare a una regola comune tra tutte le Imprese Ferroviarie, altrimenti la corsa sarà solo e sempre ad abbassare il costo del lavoro peggiorando non solo la qualità dei servizi ma anche la qualità della vita dei lavoratori. E’ giunto il momento di creare un tavolo comune tra le Associazioni Datoriali, e le Parti Sociali. Questa potrebbe essere la giusta occasione, vista l’apertura della stagione per il rinnovo del Contratto Nazionale della Mobilità, attraverso la quale l’auspicabile partecipazione sin dall’inizio della rappresentanza di tutti gli operatori coinvolti, potrà consentire la relativa sottoscrizione. I fattori che, invece, incidono direttamente sulla produttività di ogni singola azienda, così come la qualità del servizio da ognuna di esse offerto, a mio avviso, deve essere oggetto di una contrattazione sindacale di secondo livello attraverso cui, legittimamente, si può giocare una sana competizione. Questo è, secondo il mio punto di vista, il campo su cui giocare la partita della competizione tra le varie imprese, l’unico strumento per salvaguardare i lavoratori con una normativa più umana e i datori di lavoro nei risultati di gestione. Per rispondere alla domanda, credo che in questo contesto si potrebbe effettivamente aprire una stagione di conflitto. Credo che serva un po’ di senso di responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti per evitare fratture tra le parti con conseguenti vertenze per i rinnovi. In Trenord si è appena aperta la discussione per il rinnovo del contratto aziendale visto che già si applica il contratto di primo livello della Mobilità Area AF. Mi auguro che con l’impegno responsabile e unità intenti di tutte le OS si possa affrontare serenamente assieme al Management, tutte le criticità che sono emerse negli anni al fine approdare velocemente alla chiusura della trattativa del Contratto Aziendale allineandolo alla scadenza del Contratto AF".

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