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Economia

Lombardia, nel 2012 è boom di licenziamenti: 26% in più di un anno fa

Cresce in modo preoccupante il dato delle persone lasciate a casa dalla propria azienda in Lombardia: quasi 26mila in 4 mesi, 5mila in più rispetto a un anno fa

Anche la ricca, produttiva, operosa Lombardia non è stata risparmiata dalla crisi. Anzi. E' una regione con le ossa rotta quella dipinta dai dati raccolti dalla Cisl Lombardia in base ai numeri pubblicati da Provincia e Regione. Una regione dove sempre più persone perdono il posto di lavoro.

I licenziamenti collettivi e individuali nei primi quattro mesi del 2012 sono cresciuti del 26,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: il numero totale dice che circa 26mila e 400 persone sono state allontanate dal proprio impiego, mentre da gennaio ad aprile del 2011 erano state poco più di 21mila.

I licenziamenti di quest'anno fanno riferimento soprattutto a lavoratori di piccole imprese, con meno di 15 dipendenti (più di 17mila), o ad allontanamenti individuali per motivi economici in aziende oltre i 15 dipendenti che non hanno diritto all'indennità di mobilità ma soltanto alla disoccupazione ordinaria.

«La situazione è estremamente preoccupante - spiega Gigi Petteni, segretario generale della Cisl Lombardia - In Lombardia abbiamo tante, troppe, aziende in crisi. I lavoratori di queste realtà , in grande difficoltà , chiedono che siano messe in campo serie misure concrete per assicurare la sopravvivenza e la salvaguardia del nostro importante tessuto industriale e per ricreare quelle condizioni che favoriscono gli investimenti e l'occupazione».

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