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Economia

Milano, dal Reddito di Inclusione arrivano 5,5 milioni per la lotta alla povertà

E' la quota per la città secondo la legge del 2017

Più di cinque milioni e mezzo per nuove azioni contro la povertà. E' quanto si prepara a spendere il Comune di Milano attraverso la quota destinata alla città per il Rei, Reddito di Inclusione, istituito con la legge 147/2017. Risorse che potranno essere utilizzate per tutto il 2019 e che verranno impiegate seguendo linee d'indirizzo che saranno approvate prestissimo dalla giunta milanese. Lo ha spiegato Pierfrancesco Majorino, assessore comunale alle politiche sociali.

600 mila euro serviranno a rafforzare il "segretariato sociale", aprendo nuovi punti di accesso negli spazi WeMi o nelle sedi dei servizi sociali. 3,1 milioni saranno invece utilizzati per interventi di "inclusione sociale e lavorativa". In particolare, 1,4 miloni serviranno ad aprire un centro di consulenza per la gestione delle spese e del bilancio familiare e per il sostegno scolastico. 324 mila euro sono destinati alla mediazione familiare e al sostegno alla genitorialità. 100 mila euro alla mediazione culturale. 500 mila euro all'assistenza domiciliare. Infine, 700 mila euro all'attivazione di borse lavoro, tirocini e laboratori di avvicinamento al lavoro per persone con basso grado di occupabilità.

Infine, ulteriori 1,8 milioni di euro verranno impiegati per il potenziamento dei servizi sociali territoriali attraverso l’assunzione e la formazione di 35 assistenti sociali che si aggiungeranno alle 20 persone già assunte nel 2018 grazie a un finanziamento di Fondazione Cariplo nell’ambito del programma QuBì e impegnate specificamente nella realizzazione dei progetti legati al Reddito di Inclusione.

"In questi anni - ha affermato l’assessore Majorino - abbiamo scelto di non arretrare sul piano delle risorse pubbliche utilizzate per il sostegno al reddito e il contrasto alla povertà, anche a fronte di tagli da parte del governo. Confermiamo questa intenzione che nel tempo ci ha portati ad essere la prima città d’Italia per la spesa dedicata a questi capitoli, portando, dal 2011 a oggi, da 16 a 37 milioni le risorse in bilancio, e insistendo nel rafforzamento dei servizi e della rete virtuosa costruita insieme al terzo settore".

Majorino ha anche annunciato una iniziativa di monitoraggio nelle case popolari per realizzare un dossier scritto con i comitati degli inquilini, i custodi sociali e i cittadini per evidenziare i problemi sociali più urgenti ma anche le esperienze positive.

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