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Chiude l'hotel del calciomercato: la manifestazione dei lavoratori

La protesta mette in risalto gli stipendi di (alcuni) calciatori in un momento di difficoltà generale per i lavoratori

Ultimo giorno di calciomercato all'Atahotel Executive di Milano, a Porta Garibaldi, e va in scena la protesta dei dipendenti dell'albergo, che hanno deciso di sfruttare l'alta visibilità (con numerosi giornalisti presenti) per portare alla luce i loro problemi.

Atahotel ha infatti annunciato la chiusura di otto alberghi, di cui ben cinque nell'area milanese: lo stesso Executive, il residence De Angeli, il residence Ripamonti, il residence Class e l'hotel Quark. La chiusura rischia di lasciare senza lavoro più di 400 persone: i 179 dipendenti e gli operatori di ristorazione (gestita da FeDe Group) e le addette alla pulizia e sanificazione delle camere (appaltato a società terze). 

I sindacati hanno indetto uno sciopero in tutti gli alberghi coinvolti e hanno organizzato il presidio davanti all'Executive per l'1 febbraio. Tra gli slogan scelti, alcuni mettono in risalto gli enormi stipendi di alcuni calciatori in un momento di grande difficoltà per i lavoratori.

Gli otto alberghi sono di proprietà dell'Enpam, l'ente di previdenza e assistenza dei medici, e sono in usufrutto alla catena internazionale Atahotels. E' di questo periodo la notizia che la gestione alberghiera degli immobili non sarà più condotta da Atahotels.

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