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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Moda, una impresa lombarda su tre a Milano. E l'export "tiene"

I dati di un settore che, in tutta la regione, dà lavoro a 189 mila persone

Continua a "tenere" il settore moda a Milano e in Lombardia. E una impresa su tre, nel settore, si concentra nel capoluogo. I numeri: le imprese attive in tutto sono 34 mila in regione, 13 mila a Milano. Lo riferisce la camera di commercio di Milano, su dati del registro delle imprese, al terzo trimestre 2015. Gli addetti sono 189 mila in regione, quasi 83 mila a Milano. Di produzione si occupano - in Lombardia - più di 14 mila imprese, di commercio circa 20 mila. 

A Milano e in provincia, di produzione si occupano circa 4.500 imprese, per un totale di circa 31.500 addetti; di commercio si occupano quasi 8.400 imprese, per un totale di circa 51.300 addetti. Una impresa su tre - sia in Lombardia sia a Milano - è a conduzione femminile.

Se si parla di moda, non si può non parlare di commercio con l'estero. Il made in Italy, in questo settore, è e continua ad essere apprezzato nel mondo. Nei primi nove mesi del 2015, l'export lombardo della moda sfiora i nove milioni di euro, dato abbastanza stabile rispetto all'anno precedente. Dalla Lombardia partono soprattutto articoli di abbigliamento (quattro miliardi), poi prodotti tessili (tre miliardi) e articoli in pelle (due miliardi e 100 milioni).

Milano "vale" quasi la metà dell'export regionale, ovvero quattro miliardi e 200 milioni. La seconda provincia è Como (con più di un miliardo di euro di valore dell'export in nove mesi). Se - come detto - l'export è praticamente stabile su base regionale (+0,4%), Milano fa bene (+4%) ma i dati migliori si registrano a Lodi (+73,4%) e a Cremona (+10,7%), i peggiori a Sondrio (-17,5%) e a Mantova (-10,8%).

Si conferma la Francia il Paese verso cui si esporta più moda dalla Lombardia: più di 900 milioni di euro, sempre nei primi nove mesi, comunque meno che nel 2014 quando era stato superato - in nove mesi - il miliardo di euro. Gli Stati Uniti (779 milioni) diventano il secondo Paese di destinazione, terza è Hong Kong (732 milioni). Quarta (era seconda nel 2014) la Germania (che scende a circa 650 milioni di valore di export). Seguono (ed è una conferma) Cina e Giappone, entrambi in crescita, con 490 milioni e 413 milioni di euro di valore di esportazione dalla Lombardia in nove mesi. Diventa settima la Corea del Sud con quasi 300 milioni di export, superando la Russia che da 328 milioni scende a 215 e perde una posizione.

In Lombardia, al contrario, si continua ad importare soprattutto dalla Cina: quasi un miliardo e mezzo su sei miliardi e mezzo totali, nel settore moda, in nove mesi. Seguono Francia, Germania e Stati Uniti.

In termini dinamici, l'export lombardo di moda cresce soprattutto verso l'Asia orientale (+21,1%) e in particolare verso Hong Kong (+29,3%) e Cina. Cresce anche verso il Nord America (Stati Uniti +13,6%) ed è stabile verso il Medio Oriente, ma con significative differenze da Paese a Paese: perde posizioni verso il Kuwait, ad esempio, con un -25,8%, ma cresce in Qatar (+10,9%) e Arabia Saudita (+22,2%).

La situazione economica in Russia, gravata dal costante basso prezzo del petrolio e dalle controsanzioni economiche (imposte per ritorsione verso l'Ue) in seguito all'annessione illegale della Crimea, determina una diminuzione di exportazioni verso Mosca (-34,3%) che però, come emerge dai dati, non dovrebbe preoccupare più di tanto le imprese lombarde della moda. L'export di moda veso la Russia pesa infatti, nel 2015, il 2,45%: nel 2014 pesava il 3,74%.

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