Milano, morosità alle stelle nei locali e nelle case del Comune: 320 milioni
La cifra ha scatenato dibattito in commissione a Palazzo Marino: 300 milioni per le abitazioni, 20 milioni per i locali commerciali
20 milioni di euro di morosità complessiva negli immobili commerciali e associativi (non residenziali) di proprietà del Comune di Milano. Il numero è emerso nel pomeriggio del 2 ottobre durante una seduta di commissione a Palazzo Marino con l'assessore alla casa Gabriele Rabaiotti.
E bisogna aggiungere altri 300 milioni se si considera la morosità negli alloggi ad uso abitativo, in pratica l'edilizia residenziale pubblica ora gestita da MM (non, quindi, le case popolari di Aler). "E' una cifra enorme che, se recuperata, permetterebbe al Comune di fare investimenti sugli immobili di sua proprietà per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli stabili", commenta Alessandro De Chirico, vice capogruppo di Forza Italia, che chiede la decadenza dei morosi e pungola il sindaco Giuseppe Sala: "Dia seguito alle sue dichiarazioni contro l'abusivismo".
Sulla stessa linea il Movimento 5 Stelle: "I numeri relativi alle morosità degli immobili del Comune locati per uso commerciale fanno paura", commenta il consigliere Gianluca Corrado: "20 milioni complessivi, 11 su contratti cessati e 9 su contratti in essere. Di questi ultimi, poco meno di un milione gestiti con rateizzazioni, dei primi solo 3 per i quali si sta procedendo giudizialmente". Di conseguenza, si parla di "9 milioni dovuti da soggetti che oggi utilizzano liberamente l’immobile del Comune per la loro attività".
Per Corrado si tratta di una "situazione gravissima con astratte responsabilità erariali. Rabaiotti ricostruisca il team esistente anni fa all'assessorato Casa per accertare la situazione e stanare i furbetti. Ci sono attività, magari di pregio, magari in centro, che 'scroccano' i locali comunali facendo concorrenza sleale ai colleghi onesti".