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Negozi aperti il 17 marzo, Unità d'Italia? No compatto dei sindacati milanesi

No compatto dei sindacati milanesi all'apertura dei negozi il 17 marzo 2011, festività per l'Unità d'Italia: "Già troppe aperture domenicali". Ma Federdistribuzione insiste

L'apertura dei negozi il 17 marzo 2011, festa nazionale per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia, non s'ha da fare. Un no vibrante e secco, infatti, viene dalle sigle sindacali milanesi (Graziella Carneri, Filcams-Cgil, Luigino Pezzuolo, Fisascat-Cisl e Giovanni Gazzo Uiltucs-Uil), che rispediscono al mittente la proposta sul tavolo di Regione e Comuni lombardi da parte di alcune associazioni commerciali.

"APERTURA SBAGLIATA" - E' Federdistribuzione, in particolare, che sta spingendo per gli esercizi aperti giovedì 17 marzo: "Pensiamo che concedere la possibilità di tenere aperti i negozi, di qualsiasi natura essi siano (iper – super- di vicinato, centri commerciali, etc…) nella giornata in oggetto sia una scelta sbagliata - rimarcano i sindacati -. Riteniamo questa festa una ricorrenza significativa per l’intero paese, per i cittadini e per i lavoratori. Mai come in questo periodo è importante riconoscere il valore dell’unità nazionale e della coesione sociale che questa celebrazione richiama".

"TROPPE APERTURA DOMENICALI" - "Viste le tante aperture domenicali e festive già disponibili, sarebbe molto più utile ed educativo per quel giorno fermare lo shopping e in alternativa offrire alla cittadinanza occasioni di riflessione sul valore comune dell’unità nazionale - continuano i sindacalisti -. Pertanto, nel ribadire la nostra ferma contrarietà all’apertura dei negozi il 17 marzo, vi invitiamo a rispondere negativamente alle richieste di Federdistribuzione e dei negozianti, esercitando così il ruolo istituzionale che vi appartiene".

MA L'IMPRENDITORE "DEVE DECIDERE" - Completamente diversa la visione di Federdistrbuzione, per voce del presidente Giovanni Cobolli Gigli: "Ai cittadini deve essere offerto un commercio moderno, che consenta di integrare i nuovi stili di vita con le esigenze di acquisto per le quali esiste sempre meno tempo durante la settimana. Le aperture domenicali e festive offrono l'opportunità di acquisti ragionati e rappresentano un vero servizio per tutti. A fronte di questi bisogni l'imprenditore deve avere la possibilità di decidere come gestire la propria attività commerciale, anche in termini di aperture festive, sempre nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Ciò di cui c'è bisogno è quindi meno regolamentazione e più libertà d'impresa. Continuare a insistere sulla strada del "non si può fare" ci allontanerà sempre più dal rilancio del Paese".

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